Splendido film: non descrive Lady D come una santa e non rappresenta la Regina come un mostro. Un film basato sui fatti e non sui pettegolezzi, con dialoghi credibili e una magnifica interpretazione di Helen Mirrer. Da vedere
se questo film è un aiutino per scongiurare la caduta della monarchia inglese, direi che l'obiettivo che si prefigge è ben perseguito. per il raggiungimento di tale obiettivo però non sono così ottimista. è tempo di "modernizzazione" e anche gli inglesi se ne sono accorti. sono certa che la caduta della monarchia sarà tra i grandi eventi storici prossimi venturi. io scommetto entro i prossimi 10 anni... vedremo ;) comunque il film è veramente molto bello, sicuramente da vedere. Elisabetta rispecchia in pieno la personalità di tutte le regine diventate tali da giovanissime. Vive in un mondo irreale ed è schiava del protocollo.
...Che esistono i dvd,avevo perso questo film nella sua uscita cinematografica,ma mi sono ampiamente rifatta e soprattutto meno male che grazie ai suddetti dvd sia possibile vedere i film in lingua originale perchè questo film va assolutamente visto in lingua (magari se il vostro inglese non è perfetto avvaletevi dei sottotitoli),il doppiaggio gli toglie un largo 70% di quella che è la British way of life.Helen Mirren è più che perfetta per il ruolo di Sua Maestà,buonissima l'intenzione del regista di affidare a un comico (James Cromwell) la parte del Principe consorte e per quanto riguarda Cherie Blair...ho il sospetto che la first lady abbia interpretato se stessa perchè dire che l'attrice è identica è quasi oltraggioso.Su tutti svetta la figura di Lady Diana...lady di nome e di fatto,una ragazza meravigliosa che di certo non meritava di finire sotto gli impietosi flashes dei paparazzi e men che mai meritava di morire in quel modo atroce.Di certo non è un film lento e ribadisco,guardatelo in lingua originale,vi emozionerete ancor di più.Alla prossima,Annie...come dite? il voto? 10...of course!!!
The Queen è un film che va preso per quello che è: una rappresentazione verosimile di quello che è successo in Gran Bretagna alla luce della morte della Principessa Diana. Sembra un documentario molto leggero che concentra l’analisi degli eventi sulla famiglia reale e sul governo inglese, presi a fronteggiare e consolare un popolo in lutto. Gli inglesi si rivelano una massa piagnona e sempliciona: ha adulato una persona che nemmeno conosceva; una persona che ha causato sempre guai e scocciature alla famiglia reale e al suo governo; una persona che più che guidare una nazione, ha preferito riempire tabloid con i propri scandali; insomma… una Paris Hilton degli anni ‘90.
E’ stato piacevole vedere il dietro le quinte della famiglia reale nella sua componente più umana e del governo inglese in quella calcolatoria… soprattutto perchè mi è sembrato senza troppi abbellimenti nè perbenismi, ideale per chi come me non è stato attento alla cronaca di quegli anni. Alla fine dei conti ne esce vittorioso un Tony Blair salvatore e amante della monarchia e una regina che ha saputo mettere da parte i propri sani principi nel momento del bisogno…
Oh! Finalmente non dobbiamo assistere alla solita beatificazione di Diana! In fin dei conti ha passato la vita da uno scandaletto all'altro, usando molto i giornali di terza categoria e facendosi poi un po' di make up con qualche opera caritatevole.
Dall'altro lato una vecchia signora che ha passato la vita sì tra i privilegi ma anche tra reponsabilità e impegni, senza mai sbagliare un colpo. E infatti, il giorno dopo gli attentati alla metropolitana di Londra del 7.7.2005 tutti i giornali britannici e del mondo, prima delle dichiarazioni di Blair, riportavano la stoica frase di sua maestà: "Non cambieranno il nostro modo di vita". Del resto non c'erano riusciti nemmeno Napoleone e Hitler e Elisabetta mostra di aver imparato la lezione. Il suo compito è e rimane sempre quello di rappresentare la dignità della nazione.
Frears sposa questa tesi e, infatti, la regina dice a Blair che nel loro Paese, che lei conosce meglio di chiunque altro, si fa tutto con "calma e dignità". La tesi del film è in fondo questa, certo i reali non sono simpatici e, a parte la regina, non hanno molto il senso del sacrificio, nessuno di loro comprende realmente cosa li stia succedendo intornon se non Carlo ma forse più per rimorso. Se loro sono quel che sono, allora è forse meglio (tesi della formidabile regina madre) quel circo di isterici che piangono e si disperano per strada con le candele per la morte di una sciacquetta che nemmeno conoscevano?
La regina ha davvero sbagliato in quella fatidica settimana o il suo popolo ha perso un po' la regione? Nei nove anni a seguire gli inglesi si sono sempre un po' vergognati di quella reazione isterica...
Comunque alla fine il cervo reale braccato si arrende, torna a Londra, fa la pace coi sudditi e dopo qualche mese dà una vera lezione sul potere al Primo Ministro (profezia che si avvererà il prossimo maggio).
Né l'establishment della regina, né quello di Blair escono bene da questo film, ma visti gli altri in cirolazione i sudditi si augurino che Elisabetta duri almeno quanto la mamma!
Queste sono dunque le tesi e la messa in scena è operata con la magistrale professionalità del cinema inglese: dialoghi perfetti, battute al veleno (Mr Blair, qui sono io che faccio le domande...), British humor, interpretazioni sensazionali. Helen Mirren è di una perfezione inquietante.
Per chi conosce l'inglese, davvero doverosa la visione in lingua originale.