Facendo finta che quanto ritratto nel film non sia una stotoria vera, non mi dilungherò affatto sul giusto o sbagliato, e non menzionerò neanche lontanamente su ciò che è stato l'episodio.questo è un sito di cinema, e non un forum di discussione...
il cast molto buono, the queen, perfetta!
in alcuni momenti il film risulta lento e noioso, tenere un solo episodio e le sue conseguenze per un intero film è stata una scelta un pò azzardata.
colonna sonora quasi del tutto inesistente...
a questo film dò un 6 per tutte le motivazione sopra indicate.
Sequenza-chiave del film di Frears: la regina di inghilterra, davanti alla quale ancora si fa l' inchino e si cammina all' indietro sino alla porta quando si esce, mostra un segno di incredulità quando la truccatrice TV le mette la cipria in viso, senza neanche chiedere permesso: la vera regina del mondo è ora il mezzo di comunicazione di massa, quella TV che ha messo alle corde la monarchia più potente del mondo, facendo da cassa di risonanza all' amore-mania del popolo inglese e mondiale per la figura di Diana.
Mi aspettavo un film un po' diverso, che mettesse in maggior risalto il dramma ma tutto sommato il risultato mi ha più che soddisfatto. Ho apprezzato parecchio sia la prova di H. Mirren sia la meticolosa ricostruzione dei protocolli legati all'etichetta, causa primaria del conflitto con il popolo. Di egual livello anche la scenografia, molto ben curata. Le note stonate sono da ricercare in un prova un po' povera del resto del cast e nel ritmo un po' blando (anche se adatta alla tipologia di pellicola).
Il regista si è messo metaforicamente in guanti bianchi per fare questo film. Ben recitato, ben sceneggiato, ma... niente mai per carità di politically Scorrect! La morte della pessima Lady D. con tutte le tribolazioni e le figuracce che ha fatto fare alla royal family provoca al massimo un corrugar di ciglia e un sospiro di imbarazzo. Il principe Carlo è una comparsa scialba che pare nemmeno rendersi conto di quello che sta accadendo, e i poveri figli portati a spasso tutto il giorno in estenuanti battute di caccia fanno un poco sorridere. In questo film ci voleva una unghiata, una punta di cinismo, un acre sospetto machiavellico.
invece tutto si consuma nel balletto rispettoso tra Toni ed Elisabeth , nella capitolazione di quest'ultima costretta a lasciare Balmoran per un omaggio ob torto collo alla sciagurata ex nuora.
...E mi viene il sospetto che la sola allusione perfida sia data da quel cervo cacciato verso cui la regina mostra tanto interesse, in special modo per le sue magnifiche corna. Che sia appunto tutta e solo una questione di corna?
Trailer italiano (it) per Le otto montagne (2022), un film di Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi.