Sequenza-chiave del film di Frears: la regina di inghilterra, davanti alla quale ancora si fa l' inchino e si cammina all' indietro sino alla porta quando si esce, mostra un segno di incredulità quando la truccatrice TV le mette la cipria in viso, senza neanche chiedere permesso: la vera regina del mondo è ora il mezzo di comunicazione di massa, quella TV che ha messo alle corde la monarchia più potente del mondo, facendo da cassa di risonanza all' amore-mania del popolo inglese e mondiale per la figura di Diana.
Il regista si è messo metaforicamente in guanti bianchi per fare questo film. Ben recitato, ben sceneggiato, ma... niente mai per carità di politically Scorrect! La morte della pessima Lady D. con tutte le tribolazioni e le figuracce che ha fatto fare alla royal family provoca al massimo un corrugar di ciglia e un sospiro di imbarazzo. Il principe Carlo è una comparsa scialba che pare nemmeno rendersi conto di quello che sta accadendo, e i poveri figli portati a spasso tutto il giorno in estenuanti battute di caccia fanno un poco sorridere. In questo film ci voleva una unghiata, una punta di cinismo, un acre sospetto machiavellico.
invece tutto si consuma nel balletto rispettoso tra Toni ed Elisabeth , nella capitolazione di quest'ultima costretta a lasciare Balmoran per un omaggio ob torto collo alla sciagurata ex nuora.
...E mi viene il sospetto che la sola allusione perfida sia data da quel cervo cacciato verso cui la regina mostra tanto interesse, in special modo per le sue magnifiche corna. Che sia appunto tutta e solo una questione di corna?
Sono uscito dalla sala perplesso, con l'idea che avrei potuto impiegare meglio quel tempo, magari con un libro. Mi aspettavo forse una mano piu' pesante, ma in realta' l'argomento su cui ruota il film, la morte di Lady Diana, non mi interessava prima e non mi interessa adesso. L'unica frecciata velenosa l'ho colta proprio nella vicenda del cervo, quando apparentemente la regina sembra rammaricarsi piu' della morte dell'animale, che della ex-principessa. Per il resto il film corre via piatto, prevedibile (anche perche' racconta fatti noti), senza il minimo sussulto. Inaspettata la benevolenza fin eccessiva nei confronti del principe Carlo. Il velato umorismo che aleggia sul film, a volte l'ho trovato pesante. Lontano anni luce da quello di "Lady Henderson presenta", meraviglioso penultimo film di Frears. In definitiva un film "inutile", se si puo' definire cosi' un film.
Preceduto da una critica assolutamente positiva, ma da un passaparola assolutamente critico, mi sono lasciato tentare da questo film. La mia opinione è negativa. Uno sguardo appena superficiale sulla vita dei reali, che non trasmette alcuna emozione, un collegamento con Tony Blair che per interpretazione a volte ricorda Mister Bean, una Regina male interpretata (a parte in alcuni tratti la somiglianza fisica) (tra l'altro un premio ingiusto a Venezia), una ambientazione e una fotografia assoltamente scarse, sembrava di vedere un vecchio telefilm anni 70 mescolato con un reality di basso lignaggio dei nostri giorni. Perdetelo tranquillamente questo Film. Mi ringrazierete.
Io credo che per affrontare il film sia necessario non prestare eccessiva attenzione alla morte di Lady D, e spostarla sui personaggi rappresentati. I personaggi di primo piano hanno tutti una caratterizzazione doppia: Blair, progressista ma conscio dell'importanza dell'istituzione monarchica nella e per la sua nazione; Elisabetta, compresa/compressa nel suo ruolo e convinta, perché così abituata, che non sia dei regali far apparire il proprio privato (bella in questo senso la scena in cui, in solitudine e in attesa di soccorsi dopo un banale incidente in macchina, si lascia andare per un brevissimo istante all'emozione); Carlo, che in qualche modo viene riscattato facendolo apparire persona attenta ai figli e tutto sommato legato alla memoria della ex moglie. Tutto il resto è monodimensionale: da un lato i collaboratori di Blair, che in modo miope lo spingono a scalzare la monarchia, dall'altro la famiglia reale, che contrariamente a Elisabetta ragiona come chi da sempre è abituato a privilegi. Io credo che siano fondamentali due scene: il rientro dei reali a Londra (mostra quanto poco ci voglia al popolo inglese per far pace coi propri monarchi) e i due incontri tra Blair e la regina, cosi' vicini nel tempo e pure cosi' distanti, quanto rapporto interpersonale, tra loro.