Fatto con quattro soldi ma molta fantasia, questo è tipo di film che un regista italiano non farà mai. Non perché il codice penale impedisce quel tipo di concorsi di bellezza, ma perché ci vuole anche un pizzico di follia e in Italia non rischia nessuno. Aggiungo pure che la regìa non perde un colpo:quando la sorellina convince il fratello isterico a ripartire con loro, quella scena dura trenta secondi e infine il fratello pronuncia solo due parole. In Italia avrebbero detto parole, parole, parole...
Gli squinternati protagonisti del film sono adorabili, e il viaggio verso la manifestazione del concorso di bellezza infantile ci regala risate e sorrisi, nelle peripezie da sfigati , senza quegli eccessi che il cinema americano ama tanto.
la bambina è una straordinaria nella sua semplicità goffa , una piccola attirce di naturalezza mai vista.