ub film che di serio ha poco e punto.
fatti che si vorrebbero dati per certi sono più e più volte in passato dati per falsi con le confessioni degli stessi autori.
Se fosse uscito il "primo di aprile" avrebbe avuto un senso, così è solo un offesa all'intelligenza ed al buongusto
Ho letto il libro un anno fa ed aspettavo con ansia il film, perchè secondo me era impossibile realizzarlo, talmente era complicato e pieno di teorie. Ho trovato il film ben fatto ed abbastanza fedele all'originale.
E' stato realizzato nell'unico modo possibile: come un bel thriller ricco di colpi di scena. Assolutamente scarso nell'interpretazione dell'opera e della figura di Leonardo da Vinci. L'interpretazione del mistero attraverso l'analisi della pittura praticamente non esiste, ma sarebbe stato troppo difficile e poco comprensibile alla massa farlo.
Per quanto riguarda il tema del film, ossia l'aspetto religioso/blasfemo, io non mi porrei nessun dubbio.
Si tratta di un'opera di fantasia, molto ben scritta
nel romanzo e davanti all'arte ognuno può credere quello che vuole. Se Dio abbia amato o no la Maddalena non intacca minimamente la mia fede religiosa, così come non la intacca il ritrovamento del Vangelo di Giuda. La religione è spirito, bontà verso gli altri e fede.
Se Dio è stato uomo, perchè non considerarlo davvero un uomo? Mi basta che sia esistito.
Dio è uno solo, per gli uomini di buona volontà. Si chiami come si vuole, sono universali gli insegnamenti che ci ha tramandato e bisogna attenersi ad essi.
Assolutamente da vedere, anche se di molto inferiore al libro.
Bello veramente, contrariamente a quel che avevo sentito a noi è piciuto molto, fedele al libro anche se mancano dei particolari che altrimenti l'avrebbero dilungato troppo. Senz'altro il miglior film di Ron Howard.
Tutti sappiamo che non è corretto paragonare un film con il romanzo da cui il primo è tratto.In questo caso però è impossibile non suggerire di leggere il libro se si è visto solo il film e di non guardare il film se si è letto solo il romanzo. Il film infatti è decisamente incomprensibile (se non si è letto il libro)realizzato superficialmente nelle parti più enigmatiche, interpretato in maniera inespressiva e doppiato in maniera ridicola specie per la protagonista. Per cui pr capirci quulcosa si deve legegre il il romanzo, ma si eviti il film in caso di lettura avvenuta...almeno rimane l'idea di una lettura suggestiva.
Sono stato uno dei fortunati ad assistere in anteprima mondiale contemporanea il codice da vinci.non ho letto, solo io sulla terra, il libro, e non me ne pento. sonnolento e presuntuoso fin dalle prime inquadrature, verboso e didascalico cerca con insistenza di convincere che la chiesa negli ultimi due millenni non ha fatto altro che nascondere, con metodi alla saddam, la “verginita’” di cristo. e lo fa scomodando personaggi illustri della storia per dare vigore ad un assunto che da solo non avrebbe retto nemmeno alle elementari. bastava dare un’occhiata ai tanti vangeli apocrifi o alle teorie gnostiche per trovare qualcosa di ben piu’ scuotente che un supposto matrimonio con la maddalena.
sotto molti aspetti il film e’ divertente. una lettura tra le righe fa capire che il cinema bussines cerca nei pruriti reconditi dello spettatore un aureo filone, e la tecnica filmica lo aiuta alla perfezione impegnando registi ed attori famosi. e lo spettatore abbocca. l’adattamento cinematografico per sintetizzare il tabu’ partorisce scene che rimarranno nella storia, quale quella della rivelazione che la povera “amelie” e’ la diretta discendente di gesu’ cristo (e giu’ risate).godetevi gli zombies custodi-parenti che alla fine entrano nel tempio.
male ha fatto la chiesa a “scomunicare” il film. bastava dire che era tutto falso. la scomunica sarebbe necessaria per “come” e’ stato fatto. il cinema ci ha dato esempi ben piu’ alti,con triller di spessore.
a parte i contenuti piu’ o meno condivisibili, poco convincente e’ la struttura della pellicola. la difficolta’ a capire i personaggi (il curatore del louvre, personaggio chiave, sembra un ladro che tenta di rubare, l’”affiliato killer” dell’opus dei, vagamente hannibal, psicopatico sadomasochista, unica arma a disposizione della chiesa per salvaguardare il proprio segreto). manca spessore e collocazione temporale dei soggetti chiave. tom hanks e jan reno sono due attori che passati per caso per il set hanno deciso di girarne qualche scena . il film spesso si ferma per spiegare i concetti portanti (altrimenti non ci si capirebbe un tubo) a discapito del ritmo narrativo.poco credibile l’ambientazione, stucchevole l’anonima polizia al continuo inseguimento di due anime ingenue alla ricerca della verita’ (una location americana, se i templari avessero seguito cristoforo colombo, avrebbe reso la pellicola piu’ godibile).
e se ron howard, bravo, avesse detto a dan brown di rimanere a casa per la sceneggiatura., avrebbe fatto una figura migliore.
andate a vedere, se vi pare, il film, ma, se permettete un consiglio, con animo sereno e con un poco di ironia, e, che siate cattolici o no, godetevelo per quello che e’, un film e basta
io ho una soddisfazione, quella di aver partecipato, in prima mondiale, a quella che definisco “sodomizzazione di massa”.se fosse arrivato con qualche giorno di ritardo e qualcuno miavesse dato una dritta, ci avrei pensato prima di cotribuire al recupero dei 125 milioni di dollari
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(6.5/10)
