Dico subito che il libro da cui è tratto non l'ho letto, ma mi è piaciuto tantissimo come film. Un film emozionanate, toccante, mi è scesa più di qualche lacrima, l'amore che provano l'uno per l'altra è una cosa pulita e genuina, che va' oltre al cognome, oltre le origini, oltre ogni cosa. Antonio bandini (colin farrell) fa molta tenerezza, la sua incapacità di relazionarsi con le donne lo rende speciale e affascinante, lui che tratta male camila (salma hayek) ma fa cosi perchè in realtà non riesce a rivelarli che in realtà lui è follemente innamorato di lei.
E' un film per chi ama le storie d'amore: pure, non scontate.
Mi ha fatto piangere l'ultima scena in cui lui le chiede di sposarla ma purtroppo e troppo tardi...
Non riesco proprio a concepire una media del 4.5 a questo film. cioè vedo voti altissimi in film demenziali e in questo film che trasmette delle emozioni vere e toccanti la media è 4.5 pazzesco...
“Chiedilo alla polvere” rossa e calda della California cosa significa questo film. Questo è il senso della pellicola del regista Robert Towne. E’ un genere di racconto ardente che non privilegia la trama ma i silenzi, le sospensioni , le pause a due, le aspettative a due. Non è un film che ti chiede di raccontarsi, ma di rivelarsi con i tuoi strumenti, con la tua soggettività. Chiedi alla Polvere è senza dubbio un film che non rispecchia John Fante ma lo spettatore è libero di interpretare emozioni e sensibilità personali. Pur tuttavia, dotandosi di ambientazioni al quanto realistiche che rispecchiano fedelmente i costumi della Los Angeles anni 30. E’ un film quasi armonico e musicale, amaro ma reale, che lascia il campo aperto ai propri sentimenti, alla propria identità. La fotografia è sublime con qualche foto ricordo immobile nel tempo. Costumi curatissimi, auto d’epoca luccicanti, donne acconciate con boccoli biondi dorato e gonne lunghe e pompose a passeggio per le piazze; camerieri nei Saloon con doppio petto a servire whisky e cani a passeggio con padroni al guinzaglio. Nella storia il bel giovane Arturo, uno scrittore educato e dai lineamenti perfetti è un uomo consapevolmente problematico e per questo è in grado di imporsi delle regole di auto condotta, senza il vizio del bere, della trasgressione, ma nutrendosi di arance e latte fresco. Già questa è una condizione anomala e rara per chi svolge la professione di scrittore, come ad esempio ben si nota dal recente film Factotum in cui Matt Dillon, nei panni dello scrittore autodistruttivo Henry Chinaski, riprende il personaggio borderline di Charles Bukowski. In questo film, Arturo Bandini è uno scrittore di origini italiane ben misurato, indipendente, con una disciplina autogestita e romantico (insegnerà a leggere alla sua amata Camilla che è analfabeta). Camilla è di origini messicane, ignorante e istintiva, irrazionale e priva di senso civile. La coppia è attratta sessualmente (come si nota dalla macchina da presa sui piedi che indossano sandali aperti di lei , gambe scoperte o il fondo schiena perfetto e suadente) ma non può avere lunga vita. Arturo è troppo istruito e riflessivo, lei è bella ma dannata e ignorante, sempre nervosa e dall’istinto vendicativo. Lasciando la maggior parte degli epiloghi ad offese e scontri fisici, i due riusciranno ad amarsi unicamente in una gita sul mare, (una villa romantica presa in affitto da Arturo ottenuta dalla vendita dei suoi testi ) in cui l’amore diventa illibato e le giornate trascorrono ataviche lasciando spazio a preziose passioni in camera da letto librate tra le onde accavallate dell’Oceano Pacifico. Sono accumunati dalla stessa bramosia di provare l’amore vero e dall’idea di diventare cittadini americani. Ma fuori dalla cornice surreale sembra tutto irrealizzabile. Probabilmente la vita riserverà loro amare sorprese, inaspettate anche per la fantasia di uno scrittore.
Ma ragazzi viene data la media del 6- ad un film come S.W.A.T che non ha nè capo nè coda ed un 4.5 ad un film ricco e prezioso come chiedi alla polvere? Questo film è strutturato davvero bene, vediamo un Colin Farrell sensibile e irascibile e una protagonista femminile molto sexy...finale per niente scontato e commovente, molto esilaranti e divertenti la scene di battibecco che donano al film un tocco di originalità!
"Chiedi alla polvere" è un film che entusiasma e appassiona, ma che, stranamente, non ti tiene incollato allo schermo. Ti fà pensare invece, ti fà venire voglia di scrivere, fare il parallelo con molte delle esperienze vissute e dare una risposta a molte delle domande che da tempo occupano la tua mente. Ottima l'interpretazione dei due protagonisti, intenso il gioco di sguardi; l'amore difficile è il più intenso, anche se non sempre trionfa. E' un film che lascia il segno non tanto per la trama, quanto per la sensazione che i sentimenti provati sono quelli che ognuno di noi avrebbe sempre voluto sognare. Come tute le storia d'amore, a tratti può anche annoiare.
era ovvio che andasse a finire così..già dopo 10 minuti di film,ripensando al titolo,si può capire già il finale..comunque carino..solo che la fine risulta pesante per un film in cui,dall'inizio,si gioca...