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Chiedi alla polvere
Tratto dal romanzo di John Fante, "Chiedi alla polvere", titolo che richiama le strade impolverate di terra rossa dell'Est e del Middle West, è il nuovo film di Robert Towne, già regista di "Chicago". La pellicola può fregiarsi, oltre che dei bellissimi Colin Farrell e Salma Hayek, anche del nome di Tom Cruise che, tra una missione impossibile e l'altra, lo ha personalmente prodotto.
Siamo a Los Angeles all'inizio del ventesimo secolo: Arturo Bandini è uno scrittore squattrinato che vive in un albergo insieme alla sua macchina da scrivere, e che sbarca il lunario scrivendo racconti brevi per una rivista poco importante. Un giorno Arturo incontra Camilla, una cameriera messicana dal temperamento piuttosto selvaggio e focoso e malgrado un incontro iniziale non proprio ortodosso, fatto d'insulti e d'incomprensioni, tra i due nasce una relazione passionale e sincera. Amore che li porterà lontano, sulle spiagge della California...
Film "teatrale", condizionato da lunghi dialoghi, monologhi e parti recitate a due, "Chiedi alla polvere" è un film sentimentale che risulta essere diverso da molti altri titoli del genere.
Grazie ad uno sviluppo narrativo meno convenzionale rispetto ai film di Hollywood, più attenta alla caratterizzazione dei personaggi e dei protagonisti piuttosto che alla stessa storia d'amore che essi vivono, la pellicola di Towne si lascia vedere e appassionare con una regia e una sceneggiatura a metà strada tra il dramma e la commedia, ma sempre coerente a se stessa e ai libri di Fante, cui il film s'ispira. Letterario.
Unico punto negativo è da ricercare in una sensazione di prevedibilità della trama e una certa prolissità, elementi che rendono la pellicola meno godibile. Contrariata.
Un film che sembra puntare tutto sulla bravura degli attori e sulla sola caratterizzazione, scommessa vinta sia grazie all'interpretazione molto convincente dei due protagonisti, sia anche grazie a comprimari d'eccezione come Donald Sutherland, che impreziosiscono la pellicola e la rendono in qualche modo "speciale". Rinati.
In ultima analisi ci sentiamo di dire che "Chiedi alla polvere", malgrado l'età adulta dei protagonisti, sembra descrivere una storia d'amore più adolescenziale e ingenua; lontana da preziosismi artificiosi e adulti di tante altre storie sentimentali viste sul grande schermo. Ma proprio per questo il film, con una nudità e una semplicità filmica intrinseca e propria del regista, risulta più gradevole e, forse, più genuino. Un film che piace a tutti con il solo rischio di annoiare. Come del resto molte storie d'amore.
La frase: "Amava uomini e bestie dello stesso amore..."
Diego Altobelli
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