Film che spiega la vera depressione ei sogni che tutti i nn nativi americani cercavano nella holliwodd depressa
farrel si rileva un attore ormai coclamato e'sutherland rimane sempre prigioniero della sua bravura ma chi veramente appassiona intriga e con la sua bravura cattura lo spettatore e la divina salma hayek consiglio di vederlo in lingua originale
Ho avuto modo di vedere il film in anteprima nazionale il giorno 27 aprile come ospite della catena distributrice, non sono amante del genere romantico/drammatico, pertanto il mio giudizio è un film per certi versi paradossale, prolisso in quanto una trama flebile viene allungata lungo tutto l'arco del fim.
nel complesso un film noioso.
un film assolutamente banale, con due interpreti che fanno a gara per vincere la palma del piu' inespressivo e del piu' incapace, ma mentre Farrell ci prova a dare qualcosa di piu' la Hayek e' generosa con le forme e non nelle espressioni.Il film , dopo un piano sequenza non eccelso ma comunque valido con una visione dall'alto che man mano diventa sempre piu' bassa fino ad arrivare al cuore della stanza, si dipana con una noia terribile e dei dialoghi che sembrano scritti senza nessuna capacita' o inventiva .Gli incontri scontri tra i due amanti sono di un gia' visto ma sopratutto di uno sconcertante assoluto piattume , dove si cerca di dare movimento alle emozioni si arriva a dare solo dell'inutile leziosismo , oltretutto di scarsa fattura.Le scene si accavallano senza che abbiano una vera logica , succede veramente poco e oltretutto male , e si nota la difficolta' del regista di arrivare al dunque e al termine. I comparti fotografici nelle scene della spiaggia si salvano per i chiaro scuri e le tonalita' presenti e l'ovattamento dato dalla nebbia, ma e' troppo poco.Il resto del film ha una scenografia presente in una sola strada per gran periodo della sua durata (girato molto in interni tra l'altro), una mano registica felice solo all'inizio.Towne, autore degli screen player di mission impossible , non ha certo grande capacita' per rendere una storia d'amore contrastato un vero appassionante lavoro , partendo poi da un plot cosi' vuoto.
Come argomenti si potrebbe parlare del fatto che il film vuole esplorare il difficile rapporto uomo donna e le difficolta' di interazione al primo incontro,le paure dell'emarginazione e del fatto di non essere accettato,dello scrivere qualcosa senza saperne nulla in realta'e renderlo credibile ( cioe' l'amore , un po' come salgari che dal salotto descriveva le foreste in maniera perfetta senza esserci ami stato)...tutti buoni argomenti purtroppo annacquati da un lavoro tanto mediocre.
Credo che sia molto meglio riuscito il cortometraggio "Dediche d'amore" di Alessandro Merluzzi contenuto nel DVD. Per la capacità che ha avuto il regista di farci comprendere che l'amore è soprattutto l'espressione di un sentimento creativo aldilà delle proprie paure. Il film "Chiedi alla polvere" sembra un polpettone che descrive l'amore tra due protagonisti sempre troppo sopra le righe per essere credibili.
La sceneggiatura del capolavoro letterario di Fante,
meritava ben altro!
Colin Farrell è mono-espressione e troppo "pulito" per poter caratterizzare Arturo Bandini.
Lo svolgimento del film imperniato sui risvolti amorosi dei due, è banalizzante insulto alla profondita del romanzo, di cui invito alla lettura.
Profondamente deluso, mi auguro che un domani un regista di maggior spessore e attori di più accertata capacità, possano valorizzare la reale potenzialità dello scrittore, magari sceneggiando " Brotherhood of the Grape " ( La confraternita del Chianti in Italia edito da Einaudi )
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(5/10)
