Seguendo solo il mio istinto mi verrebbe da dare un tre scarso a questo film, ed è il voto che infatti ho dato. Non ho mai amato i musical anni '80 (anche se questo film non lo è del tutto) a causa dei loro caratteri fuorvianti, appariscenti che ho sempre ritenuto fastidiosi; ho sempre e solo sostenuto il Gene Kelly dei musical anni '50 dove ballava con Leslie Caron, Debbie Reynolds, Frank Sinatra o Rita Hayworth e vederlo in questo film è stato un colpo. Probabilmente ciò che rende accettabile il film è la sua semplice partecipazione, sebbene eccesivamente messa in scena, facendo diventare una macchietta colui che ha dato lustro e passione agli anni '50.
Quando questo musical uscì nel 1980, Olivia Newton-John era una star, grazie anche al recente successo di Grease, e la bellissima colonna sonora con le sue canzoni e quelle dell'Electric Light Orchestra era in vetta alle classifiche. 25 anni dopo il film potrà sembrare datato e magari un po' ingenuo se giudicato con i canoni dell'attuale cinismo rampante, ma rimane comunque una bella favola con ottime canzoni e un significato forse scontato ma non certo trascurabile: l'importanza di non rinunciare ai propri ideali altrimenti si rischia di vivere una vita insoddisfacente e piena di rimorsi. Tramite l'ispirazione e l'aiuto della musa Kira, i due protagonisti, che rappresentano generazioni e ideali diversi (il grande Gene Kelly e Michael Beck, interprete anche de I guerrieri della notte) si uniscono per dar corpo alle loro aspirazioni. Alcune sequenze possono risultare un po' kitsch ma altre sono "da antologia", come la stupenda scena in cui due stili musicali diversi (jazz e rock) si fondono letteralmente in un tutt'uno, a riprova che epoche e gusti diversi possono incontrarsi e convivere. E dato che gli anni Ottanta stanno vivendo un piccolo revival, è il momento giusto per riscoprire questo sottovalutato fantasy/musical...