Pensavo di assistere al solito film dove si assisteva a continue scene d'amore e di nudo, ma mi sono stupito in positivo. E' una commedia molto bella e ben fatta, a tratti anche comica. Si respira davvero l'aria del teatro. Anche le atmosfere si sente che son teatrali. Le interpretazioni sono state molto buone da parte di tutti. Anche la splendida Bellucci ha mostrato di saper reciatere. Nel complesso è stato un bellissimo film. Inusuale, ma molto bello.
Sono andato al cinema con qualche perplessita, soprattutto sulla Bellucci, in effetti per i primi minuti del film ho avuto paura di aver preso un bel bidone ma poi le cose sono cambiate e il film si e' trasformato in una delle migliori commedie brillanti che ho visto ultimamete.
Si tratta di quell'umorismo francese che puo' non piacere a tutti e alcuni passi del film sono puro delirio, pero' nell'insieme merita di essere visto anche epr la Bellucci
Questo film è un omaggio alla bellezza e alla sensualità prorompente della Bellucci, estremizzata volutamente per creare a volte anche effetti contrastanti. Lei comunque è bellissima e il film è degno di essere visto, un misto di humor sensualità e grottesco, inclassificabile ma non disprezzabile.
Dall'apparenza sciatta, deriva di trailer volutamente indirizzato a maschi veloci e squadrati, questo film scopre di non essere facilmente leggibile, ha forse il difetto di comunicare un po'troppo tardi la chiave di lettura di se stesso, e cioè la non reltà delle immagini. Più che di cronaca di eventi, si parla di realtà interna del protagonista, nel senso che di fronte alla femminilità bellucciana ci si identifica facilmente con la maschilità d'impatto, con la bramosia maschile ancor di più, se è vero che "basta crederci fino alla fine", per poi passare a voler dimostrare a se stessi di reggere perfettamenta l'altezza dei tacchi di seta, la fantasia delle linee femminili, fino al paradosso della ragione, per poi negare tutto dietro l'ombra di tanta libertà di donna..
..anche se poi ogni tanto si perde il "rigore di questa soggettività", e forse il regista confonde l'occhio privato con quello dei personaggi, e allora non si capisce più niente.. Se si osserva infatti con occhio "tra sognato" si scopre che le persone rappresentano pensieri, sensazioni, percezioni del mondo di rapporti, delle qualità di rapporto. La luce all'improvviso cambia, si fa più bianca, come sentita da palpebre semi chiuse, si vede il carattere e l'umore e il linguaggio del protagonista bruttino e pelatino farsi più dolce eppure forte, l'uomo che davanti alla bellezza prepotente di donna può solo divenire pazzo, oppure andare oltre a vivere senza pensare a domani e lasciare che le proprie mani sfiorino forme d'arte inventate. Il film visto così mette in crisi, il desiderio, la foga, la libertà e il terrore dell'inganno, del miraggio tradito dall'evidenza del passato, chi sopravvive a chi.
Non maturo, ma interessante.
Ste Sbar
Un film leggero, di puro intrattenimento. La storia è abbastanza gradevole: non tanto per la trama in se stessa, quanto per il rapporto delicato e bizzarro al tempo stesso che nasce tra questa bellissima prostituta italiana di Pigalle e il grigio impiegato che, da sempre innamoratissimo di lei(tanto da avere problemi cardiaci per l’emozione ogni volta che le sta affianco), la convince a lasciare il suo locale di lavoro e ad iniziare una relazione sentimentale con lui. Lo spunto è dato da una vincita milionaria in euro che il protagonista avrebbe fatto per pura fortuna; il denaro è una ragione in più che spinge la lucciola ad accettare la sua offerta di convivenza sentimentale. E fin qui nulla da eccepire: gli avvenimenti scivolano in maniera abbastanza scorrevole, le battutine simpatiche rallegrano l’atmosfera, Monica Bellucci(anche solo quando parla) manda in estasi. Non so se il film sia stato realizzato solo per esaltare di più la sua sensualità; certo è che fa piacere poter gustare(seppur solo visivamente)il suo magnifico corpo nudo che fa davvero molto eccitare. Monica ha una bellezza da vera signora, un fascino che incanta anche per il suo modo di osservare, di muoversi davanti alla cinepresa. Le tette, ma anche il sedere, sono il suo top.Donna magnifica. Tornando al film, invece, penso che perda colpi da quando entra in campo Depardieau nel ruolo del protettore della prostituta. Non che la storia diventi noiosa, ma perde molta freschezza e (nella parte in cui lei scopre di essersi innamorata, torna e trova l’impiegato a letto con la sua vicina di casa, doppiata da Irene Pivetti)sembra un po’ assomigliare al tipico film italiano sul tradimento e così via. Un momento toccante è il racconto triste sulla donna malata(e poi morta) di cancro.La parte che cede maggiormente, al contrario, è sicuramente quella della festa: un momento davvero molto stupido, specialmente quando nel party si intrufola anche Depardieau che minaccia i rompiscatole con una pistola, si trasforma in un mezzo ebete rattristato e balla con la stessa pistola in pugno. Forse sono i canoni della comicità francese, surreali,molto grotteschi. Ma mi è sembrata una sequenza molto stupida.Il finale, o per meglio dire i finali, pure mi hanno lasciato un po’ perplesso: da un lato non si capisce se la vincita milionaria era vera o inventata; dall’altro la confusione di tante scene messe insieme(la Bellucci che ci prova con l’invitato rimasto affascinato da lei; Depardeau che le spara; i panni stesi; i due protagonisti che si giurano amore eterno).In conclusione un film molto surreale, qua e là divertente, stupidotto e confuso sul finale.Non è un brutto film,ma di certo non trasporta, non mantiene sempre desto il divertimento.La carica erotica di Monica mi ha trasportato molto.Il resto è leggero e qua e là frizzante intrattenimento.Dialoghi così così.Un film con patine di sentimentalismo,votato alla spensieratezza.Ma anche un grande omaggio alla bellezza espressiva di Monica Bellucci.
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(3.5/10)
