Se esitesse un discepolo del maestro kubrick, questo sarebbe Terrance Malick. Il suo cinema, è un cinema magico e riflessivo che pone l'accento sui frammenti dello sapzio e del tempo, egli rende omaggio all'immortalità della vita ed alla struggente potenza evocativa dei quotidiani paesaggi naturali.
Nel suo cinema l'uomo è un singolo elemento all'interno di una trama cosmica che lo trascende totalmente, è come se il tempo si fosse arrestato e l'unico a rendersene conto fosse l'essere umano.
The New World è un film sublime, meraviglioso e straordinariamente poetico.
Ho la convizione che lo stile di Malick possa piacere o no, come tutto d'altronde, tuttavia ciò che mi preme è ricordare a coloro che volessero commentare quest'opera di avere uno straccio di cognizione di che cosa si stia criticando e sopratutto perchè, scrivere "mi ha fatto annoiare" rende solo ignobili ed insulse le vostre argomentazioni.
Poco da dire: Terrence Malick o piace oppure è noia.
A me questo film mi ha annoiato molto, però non potrò mai dire che è stato fatto male.
Nei suoi film la natura è come un personaggio e le descrizione di essa lo rendono favoloso.
La lentezza nei suoi film è il punto forte.
Visto che mi ha annoiato a morte, però oggettivamente lo reputo un gran film, un cinque glielo posso anche dare.
Esistono autori che hanno ancora il coraggio della firma, e Malick è uno di questi. Non mi stupisco, né mi indigno, dei votacci dati dagli under 20 e dagli over 60: Malick ha testardamente seguito la sua idea di cinema per anni, e la perfezione del prodotto per lui è superiore a qualsiasi altra considerazione di contorno; in un mondo di fiction Rai, invece, il contorno vince sulla perfezione del prodotto...Il film, ovviamente non per tutti, ha qualche sbavatura nella parte finale, e a volte la sensazione di vedere un Barry Lindon ambientato nel Nuovo Mondo è forte: ma questo è un difetto o un pregio? Otto, solo perché i voti vanno dati in proporzione al valore dell'autore (e ce ne fossero, ce ne fossero, di registi così capaci di anche di scrivere...).
Immagini stupende, ma di una noia mortale. Malick non si smentisce. Dovevo aspettarmelo, dopo la sottile linea rossa, anche qui si ripete il cliché. Una storia che poteva essere avvincente ed emozionante rovinata dalle atmosfere e soprattutto dai dialoghi sognanti ed estemporanei, completamente fuori posto (e fuori di testa). Tremenda la voce fuori campo: il delirio di uno psicanalista fumato. Probabilmente Malick potrebbe fare degli ottimi documentari, per i film è senz'altro meglio togliere l'audio!
Oggi sono andata al cinema con laq scuola per vedere questo film...Ebbene, sapete che vi dico?!?
Non andate a vederlo perchè non ha nessun senso, è solo la descrizione di un viaggio e dato che questi viaggi lo sappiamo come avvengono, grazie ai racconti dei nostri nonni o dei nostri libri, lo ripeto ancora una volta, nn sprecate soldi per vederlo...piuttosto, se volete andare a vedere qualcosa di bello, aspetate il 1° dicembre per andare a vedere "Happy feet"...
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(5.5/10)
