Non per tutti si questo film non è un'opera che può piacere a tutti o essere capiti da tutti. Un film, come altre forme di arte. Per chi è in grado di capire il messaggio degli autori ritengo che questo film è bell'esempio di come creare una vicenda "noir" attraverso la normalità del protagonista in bianco/ nero senza effetti speciali utilizzando solo espressioni degli attori in particolare BB Thornton. L'aspetto "duro" di questo film è proprio la rappresentazione con esasperante crudezza, precisione le vicende di alcune persone comuni. "Quelli che anche quando ci sono non ci sono" e cosa può succedere quando decidono di uscire dall'anonimato. Gli attori sono idonei nel ruolo e molto bravi nel trasmettere solo con i tratti del visto, le espressioni e poco altro, i drammi che hanno dentro. Anche quando si tratta di una festa oppure di un breve viaggio in auto.
Da vedere con la consapevolezza che può non piacere. Viceversa se il messaggio è compreso la valutazione complessiva non può essere che il massimo o quasi.
Quando una vita normale può trasformarsi in una bufera, il tutto vissuto con indifferenza, senza passione. Un uomo qualunque, se vogliamo, in cui ci si può anche identificare, soprattutto nei suoi ragionamenti. Un film che può o non può piacere, comunque da vedere, se non altro per apprezzarne l'atmosfera e l'ambientazione.
Sicuramente il punto di forza di questa pellicola è l'atmosfera, enfatizzata da un bianco e nero molto suggestivo...la narrazione spesso porta degli spunti interessanti, divagazioni filosofeggianti sulla natura umana che si uniscono alla perfezione alle splendide immagini...il volto affascinante e il silenzio introspettivo e misterioso del protagonista aggiungono molto...in generale un buon film, ma senza arrivare a coinvolgere e colpire come un vero capolavoro saprebbe fare...
Pura arte del dramma noir.
L'uomo che non ride mai su tutti, magistrale interpretazione.
Atmosfere anni quaranta per un film senza tempo o limiti, quarant'anni fa, oggi o fra quarant'anni sarà sempre lo stesso. Un film che si lascia osservare, che ti avvolge e ti abbraccia, non sei più uno spettatore ma un occhio che spia ingordo le inesorabili concatenazioni della sorte.
Da vedere e rivedere. Film oggettivo.