Grande film, grandi attori, grande regia.
Se la Spagna può permettersi il lusso di fare certi film, a noi poveri italiani non resta che guardarli!!!
Surreale, ma attuale, irriverente e divertente. Un film utopico per l'Italia contemporanea.
Intendiamoci: da noi un film del genere, nel clima pesantemente controriformistico che caratterizza attualmente il nostro paese, non sarebbe nemmeno concepibile. Però a me questo film ha detto poco, molto poco. Lo stile si rifà vagamente a quello di Almodovar, rimanendone però molto lontano per quanto riguarda i risultati. I personaggi sono abbastanza ben caratterizzati ma le vicende attraverso cui si muovono sono degne di una commediola americana di terza categoria. Il ritmo del film è sostenuto (anche qui lo stile vorrebbe imitare quello del grande Pedro) ma arruffato e poco coinvolgente. Spero che il cinema spagnolo sappia in futuro esprimere registi dalle idee originali e non delle brutte copie.
Nonostante le "audaci" premesse, il film vola abbastanza basso, il meccanismo tene un po' ad incespicarsi. Il prodotto scimmiotta almodovar senza averne il telanto né proporre novità. Peccato poi che sia stata sprecato il personaggio della ninfomane che si sfonda di psicofarmaci, è l'ubica che riesce ad aprire una finestra sul disagio che pervade tutti i personaggi, ma alla fine manca di profondità. Resta comunque un film mediamente godibile, soprattutto grazie alle interpretazioni femminili (veronica forqué e betiana blum su tutte).
Semplice e divertentissimo, questo film regala due ore continuate di sano umorismo senza mai cadere nei soliti luoghi comuni presenti in molti film che vogliono far sorridere parlando del mondo gay.
Originali montaggio e regia.
Papà Almodovar si sarà sicuramente divertito insieme a tutto il resto della sala !!!