Titolo azzeccatissimo, si riferisce probabilmente al trillo che dovrebbe svegliare gli spettatori, assopiti davanti a questo film privo di qualsiasi emozione, verbosissimo, zeppo di cellulari e cordless (pubblicità occulta alla Telecom, che infatti sponsorizza il tutto) senza una vera e propria trama. Terzo e peggior film diretto dalla Keaton (in realtà è di Nora Ephron, quella di "C'è posta per te", che però ha rinunciato a dirigerlo perchè troppo coinvolta con la sua storia familiare): lo snobismo si respira ad ogni fotogramma, non si decide ad essere una commedia o un dramma. Meg Ryan domina lo schermo in maniera eccessiva ma almeno ci risparmia qualche sua smorfietta, la Keaton sembra lì per caso, Lisa Kudrow è insipida. Salva la situazione l'ottantenne Walter Matthau, che fa il padre svampito e porcellone. Ma il finale è con torte in faccia: quelle che avremmo voluto tirare noi spettatori, una volta svegliati, ai protagonisti.
ho affittato il dvd perché c'era la lingua spagnola che devo tenere allenata.
Dopo un'ora di noia mortale l'ho interrotto e solo dopo una lunga pausa, l'ho faticosamente portato a termine.
Tentativo di film drammatico che in realta' e' solo triste. Solito cattivo saccheggio delle idee di Friends (i lunghi flashback) da parte dei protagonisti (Lisa) del fortunato serial.
Un film decisamente tutto al femminile. E' ispirato al romanzo omonimo di Delia Ephron, sceneggiato dalla stessa assieme alla sorella Nora (che lo ha anche prodotto), è diretto da Diane Keaton ed interpretato da tre brave attrici: la veterana Keaton, la collaudata Meg Ryan (da sempre specializzata in "pellicole strappalacrime" e che aveva già lavorato in passato con la Ephorn, basti pensare a film di successo come "Insonnia d'amore" e "C'è post@ per te"), la "stella emergente" Lisa Kudrow (la strampalata Phiebe della sit-com "Friends") e la vecchia gloria della TV Cloris Leachman (nel ruolo della madre delle tre ragazze Mozell).
Uniche presenze maschili: Adam Arkin (protagonista della serie TV "Chicago Hope") e soprattutto il "grande vecchio" del cinema americano Walter Matthau (qui alla sua ultima interpretazione).
Il filo conduttore della pellicola è rappresentato dal telefono. Per paradosso in un mondo caratterizzato sull'incomunicazione, l'unico mezzo di comunicazione è appunto il telefono !! Le tre sorelle si parlano quasi esclusivamente attraverso il telefono, sono rare le occasioni di stare assieme, ed anche il padre chiama spesso Eve che fra le tre è l'unica che si preoccupi realmente delle condizioni del padre. Lo spettatore conosce la famiglia Mozell attraverso i flash back che gli permettono di comprendere a fondo le incomprensioni che nel corso degli anni hanno portato all'allontanamento delle tre ragazze del padre. Le incomprensioni sopite nel tempo, i rapporti odio/amore e la solitudine che alla fine della pellicola finiscono con l'essere azzerate quando le tre sorelle poco dopo la morte del padre si riuniscono per festeggiare assieme la Festa del Ringraziamento, in America le feste nazionali sono da sempre un ottimo spunto per seppellire l'ascia di guerra a fare pace !!
L'animaccia dell'amica mia ke m'ha portato a vedere sto skifo immenso....e il bello e' che fuori dal cinema mi ha detto: "e' carino ti ammazzi dalle risate"....dopo 2 ore volevo ammazzare lei...
Mi aspettavo molto ma molto di più quando ho deciso di andare avedere questo film, sopratutto vedendo le attrici e sapendo le parti che avevo fatto in altri film..Devo dire che ho avuto più di una volta la tentazione di andarmene..Un film incasinato e sinceramente parlando, dalla trama scialba..No No No .... non ci siamo.