Odio le donne che guardano questi film e danno come voto 1 e poi danno 10 a Sex and the city. Ragazze questo film (e prima di esso il fumetto che lo ha ispirato) è un capolavoro assoluto. Alla base sta tutta una critica alla società moderna che forse non tutti colgono: la città raccoglie il peggio della società odierna (polizia corrotta, pedofilia, politici e clericali che coprono le nefendezze dei figli, droga, prostituzione) e lo esaspera (ma neanche troppo). Le ambientazioni sono fantastiche, i monologhi che accompagnano il film sono indelebili ed i personaggi sono epici: Marv è un bestione spietato che però fa di tutto per vendicare l'unica donna che lo abbia mai amato (visto che c'è anche il romanticismo?), Hartigan è un poliziotto integerrimo che non aspetta la facile pensione e rischia la vita per salvare una bambina dalle mani del figlio di un senatore, Dwight salva la città vecchia dalla guerra con la polizia per amicizia con le prostitute. E poi in alcuni punti c'è anche spazio per un po' di ironia nera. Insomma, questo film ha tutto per essere quello che è: un capolavoro.
Film dalla splendida fotografia, che rende bene i chiaroscuro tanto cari al fumetto americano; da apprezzare l’uso sapiente del bianco e nero ravvivato da note di colore. I personaggi non mancano di una certa simpatia. Per i dialoghi si poteva fare molto di più. Per quanto riguarda i contenuti, è un film incredibilmente infantile, a cominciare dalla voce fuori campo che vorrebbe essere ironica ma troppo spesso finisce per prendersi sul serio: antieroi che però, sotto sotto, sono “buoni” – e ciò non impedisce loro di torturare e far morire lentamente il pedofilo di turno una volta accertato che questi sia, appunto, pedofilo; donne – tutte le donne del film – che si vestono, parlano, e si comportano come delle m***otte; m***otte armate che praticano arti marziali giapponesi e chi più ne ha più ne metta. In definitiva, tutta questa gente pare uscita dalle fantasie di un liceale infoiato. Non ho comunque dubbi sul fatto che tutto ciò sia pienamente nello spirito del fumetto – che peraltro non conosco: pertanto, dato che di trasposizione si tratta, e che nel complesso Sin City si guarda con diletto (forse un po' meno splatter non avrebbe infastidito), diamogli pure questo 6 e mezzo che arrotondato fa 7 – tutto merito della veste visiva (ma chiamiamola pure "grafica", che fa tanto videogioco), sia chiaro.
Ho visto questo film quando l'hanno dato in TV, qualche anno fa.
Mi pento di non essere andata al cinema a vederlo.
Attori bravissimi ed effetti "speciali" strepitosi, il tutto condito da un bianco e nero che evoca le atmosfere cupe del fumetto.
Mi è piaciuto davvero tanto.
Diretto da Robert Rodriguez(ma sarebbe più giusto dire da Rodriguez, Tarantino e Frank Miller, autore del fumetto da cui è tratto il film)Sin City è un lavoro svolto interamente sul green screen, usato per creare digitalmente le formidabili ambientazioni in cui si svolgono i vari episodi della pellicola. I fan del fumetto non resteranno delusi: la trama è stata seguita fino in fondo, potandola solo in alcuni, pochissimi, punti. Gli episodi descritti sono "Quel bastardo giallo", "Un duro addio" e "Un'abbuffata di morte".
Oltre a una scenggiatura ben studiata e uno stile visivo accattivante il film può vantare un cast fenomenale: Bruce Willis, granitico e duro più che mai, Mickey Rourke nel ruolo del folle Marv, Jessica Alba nei panni di una conturbante ballerina, Clive Owen nelle vesti del fotografo McHarty. A questi si aggiungono altri nomi illustri in ruoli più o meno rilevanti: Michael Madsen, Michael Clarke Duncan, Rosario Dawson, Benicio Del Toro e un cameo dello stesso Miller.
Ho appena finito di scrivere la mia recensione su "The Spirit" definendolo mediocre e nulla a che vedere con questo.
Siccome la regia e' la stessa ( qua xro' con l' aggiunta di Rodrigez ) mi e' sembrato doveroso fare presente la differenza di risultato tra i due .
Bravo Frank in questo caso, ma negativo nell' altro.
E' stato aiutato in questo film da uno spolo di attori di un altro calibro, ma mi aspettavo pur sempre di + in "The Spirit".
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(8/10)
