Devo dire che sin dagli albori della sua carriera Burton mi ha sempre stupito ma mai quanto "Batman returns".E' così perfetto, inquadrato, studiato nei minimi perticolari che sono inesistenti nelle seguenti saghe. Keaton é Batman, è lui, non ci sono paragoni con i seguenti, misterioso, enigmatico, una cosa da morire, Val Kilmer è impalato, Clouney bello ma assolutamente fuori tema. La parte femminile non ha rivali, per nessuna donna apparsa nelle altre saghe, Michelle Pfeiffer è perfetta in una parte che non avrebbe potuto sostituire nessuna bellezza odierna, per quanto riguarda le altre sono state relegate in parti poco considerevoli e marginali che sono perfette per loro.Opinione finale: Geniale, mozzafiato, perfetto in ogni sua forma....grazie Tim di averci regalato IL VERO BATMAN!
Tre anni dopo il prototipo, tim burton ci riprova a portare sullo schermo batman e va nuovamente a segno! stavolta, però, non è così fedele ai fumetti dc comics, ma al suo modo di concepire il cinema fantastico, trasformando pinguino e catwoman in uomi-bestia, e non in semplici furfanti mascherati. micheal keaton è batman, più tenebroso che mai, nuovamente senza robin al suo fianco (perché a tim burton non piace), ma aiutato da alfred il maggiordomo (micheal gough). danny de vito è un mostruoso pinguino freak, sospeso fra la versione classica dei fumetti e il burtoniano "edward mani di forbice" (o meglio, "oswald cobblepot -il vero nome del pinguino - mani pinnate"), la bella michelle pfeiffer è la felina catwoman, una morta viva dalle nove vite in cerca di vendetta, mentre christhoper walken è il vero cattivo della situazione, il mecenate max scherck, che sfrutta il pinguino per i suoi loschi fini: trasformare gotham city, più dark del primo film, nel suo regno industriale. insomma, "batman, il ritorno" è una favola nera per adulti, apprezzata più in europa che in america (dove "spaventa i piccoli" -tse, che schifo! -), che alcuni trovano migliore del primo film. michelle pfeiffer batte in charme e bellezza kim basinger, confermandosi la vera ed unica bat-girl, o meglio l'unica ragazza di batman degna di ternegli testa! siccome tenebroso e dark, il film non può avere un happy end, ma catwoman è ancora viva e si mormora che qualcuno abbia un progettino cinematografico per lei. vedremo!
Ho appena finito di leggere le opinioni su questo film e volevo dire la mia da amante di Cinema e Fumetti (entrambi con la maiuscola!). Credo che "Batman returns" resti a tutt'oggi il miglior adattamento cinematografico di un fumetto. Per trasporre un fumetto (ma anche un romanzo o quello che si vuole) al cinema è necessario soprattutto conoscere il personaggio per non tradirne le caratteristiche e Tim Burton dimostra di conoscere Batman meglio degli stessi editori. Il suo è il vero ed unico Batman, quello che aveva immaginato il creatore Bob Kane, una figura notturna, un vendicatore solitario in grado di spaventare i fuorilegge con la sua sola improvvisa apparizione. Furono gli editor della DC ad imporre la presenza di Robin affinchè i ragazzini avessero qualcuno in cui potersi immedesimare (Batman come modello è irrangiungibile, soprattutto perchè è un uomo "normale" e quindi ai giovani fan viene a mancare anche l'alibi dei superpoteri) e quindi vendere di piu! Altri autori di livello mondiale penseranno poi a riportare il personaggio alle sue origini (ad esempio il duo Moore/Bolland con "The killing Joke"). Ecco che Burton si dimostra allora un conoscitore profondo e rispettoso dell'uomo pipistrello e decenni dopo Kane, anche lui dovrà piegarsi alle leggi di mercato. Infatti i suoi due film hanno incassato moltissimo ma non abbastanza secondo i produttori, che li consideravano (a ragione) non proprio per famiglie. Ecco quindi che per adescare più ragazzini (che fatalmente trascinano poi al cinema tutta la famiglia), Burton viene accantonato per affidare l'incarico a Schumacher e a tutti quelli che seguiranno. Ed invece di un eroe gotico e silenzioso ci ritroviamo un pupazzo liberty e chiassoso. Teniamoci quindi stretti questi due gioielli, sia il primo (leggermente inferiore perchè fagocitato da un'incontenibile Nicholson) sia soprattutto il secondo, decisamente più completo e articolato. Onore a Michelle Pfeiffer, splendida ed ambigua Catwoman e a Danny De Vito, un laido e tenero pinguino. Bravo a Keaton che, seppur aiutato da una buona dose di lattice, resta il Bruce Wayne più credibile e un plauso a Burton, uno di quei registi che non girano i film con il manuale sottomano ma usano soprattutto la propria visionarietà.
Burton è riuscito ancora a cogliere nel segno sempre con l'aiuto di grandi attori e grandi interpretazione con una storia bellissima ed una atmosfera unica.
Ritengo che i migliori film della serie Bat Man siano stati il 1° e indubbiamente il 3° "Bat Man For Ever", solo in questa pellicola, si trova un ritmo narrativo e un azione che si accostano moltissimo al fumetto contemporaneo, anche i personaggi sono stati tratteggiati correttamente, così come i giochi di luci, suoni e colori. Lo stesso non si può dire per gli altri film e tanto meno per "Bat Man il ritorno". Disgustosa è la figura del pinguino, dissimile al personaggio del fumetto se non per l' aspetto, Bat Man non sembra nenche il protagonosta del film in quanto appare sporadicamente metre veri protagonisti sono il Pinguino e Cat Woman, evidente anche l' impossibilità di realizzare uno spettacolare combattimento corpo a corpo tra il Pinguino e Bat Man a causa dell' eccessiva differente costituzione fisica.Voto negativo.
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(9/10)
