Dopo aver visto il "Primo" volo della Fenice (con James Stewart e tra gli altri Hardj Kruger)non posso certamente dare un parere positivissimo per questa seconda versione.
Certamente però la regia di R. Haldrichm del primo Volo della Fenice, è ben altra cosa. E il film ne risente. Eccome.
Nel primo film, infatti, esce dramma da tutte le parti e insieme una tensione che si sparge dappertutto. Vi è nella prima versione un furto di acqua . Ebbene, anche in quella seppur minore sequenza, c'è tensione..
Conclusione: Nel primo film Haldrich da' tensione e rende benissimo il dramma dell'isolamento attraverso i comportamenti a volte disperati a cui si contrappongono gli ottimismi di altri personaggi.
In quest'ultima versione il regista non si occupa della caratterizzazione dei personaggi. La donna, ad esempio, si potrebbe pensare: ma cosa ci sta a fare lì??
Un buon prodotto per chi non gradisce l'avventura "inverosimile" e non avendo già visto il film di breck eisner e non conosce la trama.
chi invece quel film lo ha visto, se si intende di aerei e telecomunicazioni, ha invece il tempo per trovare un po' ridicola l'attualizzazione dei fatti ai giorni nostri, almeno per come è stata fatta.
se nel 1965 un aereo non aveva altro mezzo di comunicazione che l'antenna radio ed i sistemi di localizzazione automatici erano primordiali, nel 2005 il gps ed i telefoni satellitari sono di uso assolutamente comune, non solo per gli aerei ma anche a livello personale, figuriamoci per chi lavora nel deserto della mongolia....
Appena visto, si lascia guardare tutto senza problemi.
Non conosco il libro e neanche il vecchio film, ma cmq questo film, pur non essendo chissa' cosa, vale il suo tempo.
Dico che John Moore questa volta mi ha colpito.Non ho visto l'omonimo film del 65, ma posso dire che questo è un ottimo prodotto,ben girato e ben recitato,è logico che il tutto diventa facile con:Quaid -Ribisi,ed anche Miranda Otto.Per chi ama l'avventura direi che è il film ideale anche sè totalmente girato in un deserto.Bello vedetelo......