Secondo me questo film è abbastanza bello, non da vedere tante volte ma almeno una sì... molta ansia soprattutto nella scena al buio, comunque piuttosto carino, sono d'accordo
Nn male come film (io nn ho visto l'originale). Giusto per passare un paio di ore in buona compagnia. Sicuram niente di specialissimo, xò lo consiglio lo stesso. Il ragazzo (qll col cappello rosso) l'hanno pr buttato fuori dal set!! sarà mica 1 fine qll lì, no?
Cmq guardatelo!! 7 d'incoraggimento (anke x la buona interpretazione di Ribisi)
Gli attori non erano molto cattivi a recitare, ma nella loro parte lo erano, tantochè più che avventura mi sono divertito/amareggiato a osservare i brutti colpi subiti dalla emarginazione di Elliott il caposquadra che sino alla fine si è preso di petto tutte quelle frecciate nonostante poi rappresentasse la loro unica salvezza, nonostante unico buon punto di riferimento razionale per condurre al meglio i loro destini, tuttavia essi tutto gli hanno rinfacciato senza dare ascolto e senza causa in barba alla ragione, procurandosi più danni.
Ecco, poi il film rimane tutto lì nel luogo dell'incidente, ma si protrae la vita di tutti in maniera assurda, troppo per giustificare la sopravvivenza di tutti, i viveri erano quasi assenti come anche quasi ogni mezzo a loro tornato, e per costruire un aereo così forse si poteva solo alla nasa, ma guardacaso il deus ex machina allunga la mano con gli strumenti giusti. Voto basso per scarsa aderenza realistica, e azioni ingiustificate.
Dopo aver visto il "Primo" volo della Fenice (con James Stewart e tra gli altri Hardj Kruger)non posso certamente dare un parere positivissimo per questa seconda versione.
Certamente però la regia di R. Haldrichm del primo Volo della Fenice, è ben altra cosa. E il film ne risente. Eccome.
Nel primo film, infatti, esce dramma da tutte le parti e insieme una tensione che si sparge dappertutto. Vi è nella prima versione un furto di acqua . Ebbene, anche in quella seppur minore sequenza, c'è tensione..
Conclusione: Nel primo film Haldrich da' tensione e rende benissimo il dramma dell'isolamento attraverso i comportamenti a volte disperati a cui si contrappongono gli ottimismi di altri personaggi.
In quest'ultima versione il regista non si occupa della caratterizzazione dei personaggi. La donna, ad esempio, si potrebbe pensare: ma cosa ci sta a fare lì??