d'accordo,è un'esordio,ma le pretese del regista sono da Grande Regista,e questo è un peccato veniale...accorsi e la cervi ne escono male pure loro a mio parere.
lei risulta insopportabile con crisi isteriche "eseguite" come un'attrice al primo saggio dell'accademia,lui un buonone al limite del sopportabile,l'extracomunitario?boh!
senza approfondimento psicologico ma con la pretesa di essere un grande regista,il risultato è un film inguardabile.
Il cinema è una forma d’arte come la poesia, la musica, la pittura ecc. Si, per qualcuno può essere anche intrattenimento puro, alla pari di un videogame o una partita a Risiko, oppure un complemento di popcorn e coca. Detto questo, ben venga un sito come questo dove ci si scambiano opinioni, ma a mio parere, ad esempio in questo caso, ci si dimentica appunto che si sta commentando un’opera d’arte (minima o somma che essa sia). Non si va al cinema a vedere un film per lavoro o dovere. Detto anche questo, credo che le opinioni dovrebbero essere: positive per esprimere apprezzamento sul film, oppure critiche e anche negative, ma nell’ambito di un certo rispetto che sembra mancare nella maggior parte di chi scrive qui.
Il film non vuole pretendere di essere indimenticabile. E’ solo una buona prova (di un esordiente) che propone una delle tante realtà raccontate già tante volte e in tanti modi. Niente di originale, niente di superlativo per chi non lo percepisce, oppure superlativo per lo vede e lo avverte. Molti dicono che non rispecchia il Ravennate o la bassa padana, ma chi ha detto che deve rispecchiarlo? Dove sta scritto che un film deve rappresentare una “media” di costume?
E’ un film dove il bravo Accorsi usa la sua capacità di offrire il suo iperrealismo con audio rigorosamente in presa diretta; forse è che siamo abituati a considerarlo un vincente, sciupafemmine ecc. mentre qui è tutt’altro). Queste situazioni famigliari, insieme ai paesaggi industriali che scorrono ad allegorico degrado, i maghi nei canneti assolati (a mio parere qui il regista rende magistralmente la assoluta tristezza della vicenda che si vuol significare in questo film) esistono eccome. E poi insomma, il cinema è anche e soprottutto, secondo me, simbolismo. Molti qui scrivono di aver capito il senso simbolico della corsa notturna finale ma lo considerano ridicolo o pateticamente surrealistico (francamente non capisco). La breve visita a Venezia da lontano sul tetto dell’autosilo con relegate le auto alimentate a gas per ragioni di sicurezza e relativo commento di Accorsi (facendo capire quanto è lontano dal considerare Venezia) è un chiaro e sublime tassello introduttivo sul disordine di due persone non in grado di affrontare il tragico status quo di regole scritte e non scritte della sempre più degradata e ipocrita società di oggi.
Sono arrivata alla fine del film solo perchè è stato girato nella mia città. Sembra ambientato nei quartieri spagnoli di Napoli.
Povera Ravenna!! Non è così la mia città, non ci sono solo fabbriche e desolazione.
Capisco che il luogo doveva rispecchiare la vita squallida dei protagonisti, ma non mi è piaciuto, come non mi è piaciuto il film.
La visione del film mi ha lasciato un desiderio di approfondire le tematiche che il regista ha voluto affrontare.ho letto alcune recensioni con le quali non sono d'accordo.ad esempio l'anticonformismo della coppia protagonista.chi mi dice invece che anticoformismo la loro non sia immaturita' e inadeguatezza ad affrontare i problemi della vita?penso ad esempio a marco-stefano accorsi che continua a giocare alla playstation in un disordine sempre maggiore causato anche dalla depressione della moglie.la quale e' chiaramente vittima della personalita' della madre alla quale non riesce ad imporsi se non per sfuggirgli.immaturita' anche da parte di marco (accorsi) che non percepisce i problemi di silvia (valentina cervi) neanche quando non c'e' piu'.la colpa di cio' e' la totale mancanza di dialogo tra i due al quale suppliscono con l'attivita' sessuale.dalle recensioni che ho letto ,anche prima di averlo visto credevo fosse un film sull'anticonformismo.secondo me,invece e' un film sulla difficolta'di affrontare le responsabilita' della vita.