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Birth - Io sono Sean

Opinioni presenti: 342
Media Voto: Media Voto: 3.5 (3.5/10)

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Forse l'ho capito solo io

(10/10) Voto 10di 10

Film psicologico perfetto. una vera opera d'arte. se il bimbo fosse la rincarnazione del marito? ovvio che no! non ci siete arrivati? forza prendete un po' di fosforo che vi farà bene!



Simone, 35 anni, Schio (VI).




Il dolore della perdita

(10/10) Voto 10di 10

Quando si perde una persona amata, quando si è vissuti in funzione di questa, il vuoto può essere devastante. Allora, pur di far rivivere quell'amore, siamo disposti a credere a tutto, anche alla cosa più assurda e più improbabile, aggrappandoci ad una illusione. E a nulla servono i discorsi di chi ci sta vicino per riportarci alla realtà, alla logica, alla ragionevolezza. Il dolore non può essere espresso a parole, solo raccontato: per questo Glazer sceglie la strada del silenzio, con un senso del pudore da ammirare, lontano da sensazionalismi ed esasperazioni emozionali. Il dolore risvegliato, l'angoscia e il dubbio più atroce vengono trasfigurati in una dimensione irreale, quasi fiabesca, che riesce a trasformare Central Park in un bosco incantato e New York in una città dove tutto può accadere. Alla fine quello che conta non è capire se il bambino sia veramente Sean (del resto neanche la vita ci da risposte certe, preconfezionate), ma prendere per mano Anna e intraprendere con lei un viaggio straziante senza bussola nel tentativo di ricucire una vita spezzata. Il soprannaturale appare solo come un pretesto per indagare il senso di vuoto e i rischi di precipitare nel baratro (del resto la spiegazione che viene data del "mistero" è piuttosto frettolosa e, se vogliamo, razionale, quasi banale). Nicole, ancora una volta, ci stupisce in un ruolo scomodo e coraggioso, incurante delle logiche dei botteghini, e conquista per la settima volta una nomination ai Golden Globe. La sua forza espressiva, fatta di parole non dette, è sottolineata da una colonna sonora strepitosa e inquietante. Da ricordare, inoltre, la forza emotiva della scena iniziale (la lunga corsa di Sean nella neve) e di quella conclusiva, sulla spiaggia, in cui Anna sfoga finalmente tutta la sua disperazione. Una disperazione che nemmeno il chiarimento più banale e razionale del mondo può realmente sopire. Ormai la ferita è stata riaperta.



Devis, 28 anni, Venezia.




Geniale birth

(10/10) Voto 10di 10

Ancora una volta lodevole la scelta di nicole kidman che, dopo dogville, interpreta un copione totalmente fuori da ogni presupposto. finalmente qualcosa di davvero bello da vedere, qualcosa di emozionante. forse i dialoghi sono l'unica cosa di poco accondiscendente al cinema per il pubblico, ma chi davvero ama i bei film, sicuramente può andare oltre. la storia è interessante, mischia il metafisico, il giallo e il comico. grandiose le musiche e la fotografia. geniale.



Simone, 20 anni, Monticello b.za (LC).




Interessante.......

(10/10) Voto 10di 10

L'idea è interessante e la trama assolutamente accattivante... però risulta inconcludente e sembra che manchi qualcosa.... la lentezza del film è indiscutibile quanto necessaria, se si giudica solo da questo si è ignoranti allo stato puro, perchè il cinema, quello descrittivo e letterario con contenuti particolari, è lento (vedi 2001)! giudico 6 l'opera cinematografica, metto arrogantemente 10 per contrappormi alla miriade di 1 dei soliti asini che si aspettano chissà cosa da un genere tale, e pensano di poter giudicare con sicurezza e arroganza.



Verbal, 32 anni, Varese (VA).




Molto ben diretto e interpretato

(10/10) Voto 10di 10

Chi non crede nell'aldilà, chi non pensa che questo sia un aldiquà dell'aldilà, non potrà nè comprendere nè accettare il senso di questo film. per coloro che vogliono sapere se il bambino era o non era sean ve lo dice il regista in un momento preciso del film. quando anna raggiunge il bambibo nella vasca da bagno e lui le dice :"io non sono sean". proprio allora, nella negazione di quello che aveva affermato, si realizza la scoperta della verità. lui è il vero sean. ma non posso nè devo convincere nessuno, così è e basta. per quanto riguarad la fenomenale interpretazione della kidman non ci sono parole. anche la regia non poteva essere quello che è stata nel film, così doveva essere. per gli ignoranti delle tecniche di ripresa e fotografia vi spiego che il fatto di avere delle parti sgranate deriva dall'uso (voluto) di una emulsione ad alta sensibilità della pellicola. ciò ha permesso di effettuare riprese in scarsa luce naturale, senza l'uso di illuminatori.



Alberto, 99 anni, Milano.





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