bel documentario, magari un po' prolisso per persone solitamente non interessate al mondo in cui si vive, ma inevitabilemte il regista ha dovuto relazionare tutti i precedenti storici per comprendere meglio come le "corporations" abbiano sostituito i governi dei paesi supersviluppati, e quindi i più potenti...dettandone le politiche.
per chi sapesse già queste cose...meglio non guardarlo, fa male al fegato.
Tutta la propaganda socialista anticapitalista condensata in un solo film. Mai sentito tante stupidaggini e contraddizioni in una successione tale. L'autore non ha nessuna idea di cosa sia l'economia di mercato, di cosa sia il mercato, che importanza abbia il calcolo economico e il profitto. Soprattutto confonde tragicamente il corporativismo di stato con il libero mercato. Riconduce la causa dei problemi al secondo e non al primo e allo stesso tempo propone una economia di stato pianificata in tutto e per tutto, ovvero una grande unica corporation che deve regolare le nostre vite e il nostro benessere. Dopo la prima metà diventa inguardabile, viene solo la voglia di spedire gli autori a un vero corso di economia. Che non sia però quella Keynesiana o Marxista. Voto 0.
Il film parte sicuramente bene, vengono subito documentate delle situazioni indiscutibili e non prove tangibili.
poi pero' durante il film vengono, a mio parere, ripetute troppe volte certe situazioni e penso che sarebbe stato meglio riassumere e quindi far durare un po' meno il film dato che verso la fine si fa un po' fatica a seguire con lucidita' il film.
Un'analisi lucida di come si stà evolvendo il sistema economico (e politico) nei paesi industrializzati. realizzato con competenza e rigore giornalistico (solo un po' lunghe alcune parti), il film-documentario svela come le grandi società commerciali siano sempre più in grado di condizionare la società ed i sistemi politici manipolando i sistemi di comunicazione e gli organi di governo. particolarmente impressionante è la descrizione di come i media e la psicologia vengano utilizzati per imporre, attraverso il plagio (soprattutto dei bambini), la loro visione di un mondo basato sul consumismo e l'avidità.
la sala dell'unico cinema che lo proiettava in tutta milano e provincia era piena al secondo spettacolo domenicale. martedì non c'è più una sala che ospiti questo film di altissimo pregio. vorrà dire qualcosa?
Sconcertante ... ovvimente non il film, che si limita a documentare una realtà dei nostri tempi.
quando si scopre che al pentagono si riuniscono cia, militari, ed amministratori delle grandi multinazioni, si comprende quasi tutta la politica estera usa degli ultimi decenni.
il film è forse troppo lungo, non da allo spettatore il tempo di metabolizzare le tante informazioni che gli vengono date (andrebbe rivisto più volte). forse rispetto ai film di m. moore è un pò asettico, troppo scientifico.