L'ho rivisto dopo anni e nonostante lo ricordassi quasi a memoria questo film mi ha stupito ancora. E' semplice ed essenziale in superficie, eppure gli unici 6 personaggi che appaiono durante tutto il film in spazi pressochè identici tra loro, muovono una trama estremamente complessa e ricca di significati e metafore. Un film "clautrofobico" e inquietante che coinvolge lo spettatore dopo pochi minuti dall'inizio catapultandolo "all'interno del Cubo" senza via di scampo, portandolo sino all'amaro finale sospeso nel vuoto. Geniale e originale l'idea di base nella sua sconfinata semplicità, il ritmo è serrato, nevrotico, si svolge tutto rapidamente pur senza esaltanti colpi di scena e riuscendo a non essere mai banale.
Sicuramente non è un film di facile interpretazione, da non sottovalutare e assolutamente da vedere.
Vedo tanti film e spesso molti di essi non meriterebbero nemmeno di essere chiamati tali. Ma questo, questo è in assoluto il migliore che abbia mai visto...sarà perchè a me l'ermetismo è sempre piaciuto e che la libera interpretazione è una delle chiavi per comporre un opera se non altro interessante (in tutti i tipi di linguaggio, dalla poesia ai film). E questo film è molto, ma molto ermetico ed è stupendo come ognuno ne possa trarre le proprie conclusioni.Opere come queste aiutano l'uomo a crescere perchè lo spingono a riflettere!Poco importa a quale conclusione arriverà il singolo fruitore, l'importante è mettere in moto quei meccanismi di pensiero che ormai sono rarissimi.Se penso a Carlo Vanzina mi viene da piangere pensando alla gente che lo va a vedere al cinema!L'arte serve a questo, a trasmettere emozioni e ad elevare l'uomo...beh The Cube ci è riuscito in pieno a mio parere e vale la pena di essere visto!Io personalmente l'ho visto 4 volte e ognuna di queste ho colto lati diversi dell'umanità...lo consiglio spassionatamente a tutti!
L'ho apprezzato così tanto perchè di questo film ho cercato di trarre una mia interpretazione personale: nessuno si ricorda come sia arrivato dentro a quel cubo,tutto stranamente avvenuto di notte,un gruppo di persone estremamente eterogeneo,nessun apparente collegamento tra i personaggi,l'unico a salvarsi è il ragazzo "malato" di mente...che significa?A mio modesto parere è tutta una metafora del limbo dopo la morte,nel quale ognuno aspetta il proprio giudizio e avrà una risposta...chi merita il paradiso?Il più innocente e puro...il ragazzo senza macchia e peccato finalmente vedrà la luce...!
Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? E' questo il senso del cubo. Un poliziotto, un medico, una studentessa e un minorato mentale... questi i personaggi principali... e non a caso alla fine si salva solo lui... si avete capito chi (non lo dico per non rovinare la visione a chi ancora non ha visto questo capolavoro di Vincenzo Natali).