In questo film la Littizzetto esce dai limiti di una comicità televisiva,a volte un pò greve, dimostrando un'ironia di stampo torinese, decisamente più raffinata.
Forse, una maggior fedeltà alla trama del libro, dal quale
il film è tratto, "La collega tatuata" di Margherita Oggero, avrebbe giovato all'incisività della trama, sostanzialmente una storia gialla, lasciata un pò in disparte per privilegiare la commedia.
Struggenti le immagini delle Langhe nei colori autunnali
e ben fotografati alcuni scorci di Torino.
Notevole la sponsorizzazione dei vini piemontesi e della
Fiat Multipla.
Multipla Fiat). Struggenti le immagini delle Langhe nei co-
lori autunnali e ben fotografati alcuni scorci di Torino.
Un film che si lascia vedere, per trascorrere un paio d'ore in serenità, ma niente di più. Da apprezzare però il fatto che si sia saputo evitare la volgarità e che, una volta tanto, il matrimonio, nonostante le sbandate, continui e i due scoprano che tutto sommato si può essere "fedeli" e "monogami".
Il tema "giallo" è praticamente inesistente.
Film leggero come tanti in questi anni (vedi i film di Natale delle nuove e vecchie coppie comiche)con una sostanziale differenza: le stupende canzoni che fanno da sottofondo magnificamente interpretate da Francoise Hardy.
Per cui vale la pena vederlo se non altro per tanti giovani che non conoscono questa cantante. Avranno così arricchito il loro bagaglio di conoscenze musicali.
Ad essere sincero mi aspettavo di più...o meglio,mi aspettavo una crescita della Littizzetto rispetto al suo precedenre film,ma così non è.Il film è un giallo-rosa,genere francamente difficile e non sempre portato con successo al cinema.Ricordo con piacere la serie de "L'uomo ombra" e "Misterioso omicidio a Manhattan" di Woody Allen.Il film in questione ha una sceneggiatura davvero debole e perciò portato tutto sulle spalle(minute)della povera Luciana che,ce la mette tutta con le sue battute al vetriolo ma anche con un'inedita tenerezza.Bene anche Dino Abbrescia,meglio di Neri Marcorè,per il resto ordinaria amministrazione e calma piatta con situazioni,location,dialoghi già visti e sentiti.Certo,poi pensi alle sguaiataggini di Boldi,De Sica e compagnia misera e una sufficienza piena questo "piccolo" film la strappa.
Ma quale film hai visto?
Io non ho riso e mi sono annoiato.
Il film non rispecchia per niente il bel libro della Oggero e neanche l'atmosfera di Torino.
mah?