scometto che se avesse vinto l'italia, tutti i voti sarebbero stati dal 10 in su...
il film è veramente bello e profondo!
mi è piaciuto come pochi e lo consiglierei a tutti!
All'apparenza potrebbe sembrare la storia del Campionato del Mondo del 1954. Invece è la storia della Germania che cerca di risollevarsi dopo la catastrofe della seconda guerra Mondiale..
Non voglio rovinare la sorpresa anticipandovi qualcosa, ma questo film vale veramente la pena di essere visto.
Non ho mai visto il film in lingua italiana, ne' ho assoluta intenzione di vedercelo. ce l'ho in dvd e sul portatile com'è giusto che sia: in tedesco. premessa importante per il tipo di giudizio che sto per dare.
e' un film intimamente tedesco, oggettivamente ben fatto, saliente nel tratto psicologico dei personaggi che sintetizzano i malori e la voglia di riscatto di un popolo difficile e tormentato nel bruttissimo periodo del loro dopoguerra. e' una bella storia: anzi, una bella favola nella tragedia del dopoguerra tedesco, godibilissima anche per chi se lo vede in italiano e magari con qualche pregiudizio sui nostri vicini d'oltralpe. per chi, però, si diletta di storia e cultura tedesca; per chi vive o ha vissuto in germania, respirandone l'atmosfera; per chi conosce questa lingua difficile ma affascinante (magari cogliendone le sfumature lessicali e dialettali -splendidi i vari "sieehste", "wat denn", o "haste" rivolti dal guascone helmut rahn al piccolo mattes. per un tedesco del ruhrpott o del muensterland è semplicemente aria di casa); per tutti coloro che insomma hanno a che fare con la germania, questo è un piccolo capolavoro. comprendo benissimo il fraintendimento o il disinteresse di tutti gli altri. un dieci, forse, no: ma un nove è meritatissimo. e' davvero un bel film: per un tedesco o un germanofilo, invece, è semplicemente un gran film.
Film molto bello, adatto sia a bambini che adulti, ciascuno potra' trovarne una chiave di lettura adatta alla sua eta'. Stupenda descrizione della rinascita tedesca vista attraverso l'episodio dei mondiali di calcio. Belli i colori, inquadrature molto riuscite e personaggi ben delineati, fa riflettere, assolutamente diverso (e infinitamente migliore), non puo' essere capito da chi si diverte a vedere i cinepanettoni, le americanate da botteghino e str***ate simili.
Bombardati dai polpettoni americani tutti azione e spettacolo, lo spettatore medio (o mediocre ?) può trovare questo film lento, addirittura "una palla" che annoia mortalmente...in verità, questa pellicola si rivolge ad un pubblico di nicchia, colto, disposto ad accettare i canoni grigi e i toni sfumati della cinematografia tedesca. I colori ed il respiro del film sono, infatti, gli stessi di "Der untergang" (La caduta). E' un film introspettivo, che racconta attraverso gli occhi di un bambino-tifoso gli anni del drammatico dopoguerra tedesco. Un racconto che diventa quasi l'autobiografia della nazione tedesca di quegli anni. Può sembrare semplicistico, ma per un popolo - la cui anima era morta nel 1945 - la vittoria del Mondiale '54 contro l'imbattibile Ungheria di Puskas, rappresentò il ritorno alla vita nel mondo civile dopo la sventura della disfatta e il disprezzo dell'Umanità per gli orrori del nazismo: questo fu il vero miracolo di quella coppa Rimet, vinta fuori da ogni pronostico. Stupenda, per un appassionato di storia del calcio, la ricostruzione filmica della finalissima di Berna, con le azioni esattamente riprodotte come nei documentari originali in B/N.
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(6/10)
