Trovo questo film molto bello. Non tanto per la rappresentazione realistica legata alle corse (che non rispecchia totalmente questo mondo, ma in parte), o per la ripresa del mitico fumetto, ma per la rappresentazione di Michel. È veramente un film che mostra come dovrebbe essere un pilota vero. Freddo quanto basta, calcolatore (il pezzo con l'eschimese è stupendo per il suo messaggio, oppure quando gira la pista a piedi), romantico (poco ma si vede). È un film che ruota attorno ad un mondo magico legato alle corse. Chi dice che non è un film realistico non ha capito niente su questo film. Il significato che vuol far passare non è la 24h di Les Mans..... perchè una corsa devi viverla in prima persona...l'odore della benzina il cinema non te lo da!!
Non capisco i commenti contrari a questo film; di sicuro provengono da chi di motori non trova differenza da un auto a trazione anteriore ed una a trazione posteriore.....
Certo il fatto di un finale un pò scontato è da legare con il fumetto di Michel Vaillant, ma la cura nei dettagli e la descrizione delle gare e di scene che gente giudica poco realistiche, è da dire prima documentatevi sul mondo delle corse e vedrete che ci sono stati incidenti con la stessa dinamica senza feriti, e che pure Mansel in Gp si trovò a spingere una F.1 al traguardo a Detroit nel 1985.
Ammetto che non conosco il fumetto ma sono un apposionato della 24 du Mans.Secondo me il film è una pena non tanto per l'interpretazione di personaggi dal fumetto al grande schermo (di cui non posso dire assolutament nulla) ma solo per la super banalizzazione con la quale si descrive la più grande gara automobilistica di sempre!E poi sono curioso... se alle leader si fotteva il motore o uscivano fuori per errore umano e questo non avveniva alle Vaillant l'avrebbero ucciso il Povero nonnetto? e con questo voglio esemplificare come se pure tra gli sceggiatori vi fosse un certo Luc Besson la trama è proprio una schifezza come è quasi assurdo che dopo le 24 h le due auto super rivali siano nello stesso giro della corsa o nche che la leader arriva a fondere all'ultimo giro e non ha dietro neanche un doppiato che solitamente si accodano per evitare un altro massacrante giro.Probabilmente c'è chi obbietterà che se cosi fosse il film non avrebbe avuto alcun senso però sono errori troppo grossolani come la totale "libertà di movimento" che hanno i piloti dal circuito e la totale scarsa valorizzazione che viene data all'alternanza dei 3 piloti che normalmente corrono in una gara di resistenza.In conclusione sicuramente un film godibile ma che con le corse di resistenza a poco a che fare ...
Spero che la "dinastia" automobilistica di cui si parla sia solo di fantasia, perchè gli avvenimenti del film rasentano il ridicolo... il cinema francese non mi dispiace, ma questa è davvero un'opera di "insostenibile leggerezza". regista e sceneggiatore avrebbero dovuto studiare meglio "driven", che almeno prova, a volte riuscendovi, a creare una trama credibile dal punto di vista tecnico e anche umano, oltre che nettamente migliore come effetti speciali. bocciato senza riserve
I tempi di giorni di tuono con tom cruise sono ormai bei lontani ricordi! già con driven (stallone) si era giunti al limite della demenzia, dove pur di generare suspance si ricorreva ad artifici che sfioravano l'assurdo, come i duelli in pista dove i pezzi delle auto saltavano di qua e di là... non erano da meno quelli presenti in giorni di tuono, che almeno erano avvincenti e piacevoli da seguire, anche se nelle gare nascar (quelle vere!) un minimo contatto compromette irrimediabilmente la gara... ma questo film batte tutte le fantasie che la mente umana può creare. il problema è che qualcuno riesce a farci una pellicola! consigliato solo dopo essersi bevuti una bottiglia di rum! come voto do una stella, ma il film non ne merita mezza!