Ho visto il film nella primavera del 2000, in un momento della mia vita in cui stavo vivendo un'esperienza affine a quella rappresentata da Neil Jordan.Sarà per questo che "Fine di una Storia" ha toccato le corde più nascoste della mia anima, lasciandomi impressa un'emozione strana, struggente e malinconica ma bellissima ed unica. Al di là di questa considerazione personalissima, "Fine di una storia" mi è sembrato sopratutto un grande film di attori che, con le loro eccellenti interpretazioni, fanno dimenticare alcuni appesantimenti della sceneggiatura.
Il film demolisce l'apparato di moralismo in cui la fede cristiana è stata ridotta e ripropone in maniera spregidicata e autentica il dramma della redenzione individuale. Il miracolo finale dà i brividi. Anche la musica è splendida.
...ma c'è julianne moore, una delle attrici più grandi di hollywood. non si capisce perchè non abbia ancora vinto l'oscar, quando ti fissa attraverso la telecamera fa venire i brividi.la sua interpretazione vale da sola la visione del film
Nella maratona fatta per accaparrarmi tutti i film di Ralph Fiennes, mi è capitato tra le mani Fine di una storia. L'ho dovuto vedere più di una volta perchè è difficile seguire la trama all'inizio e se non si sta bene attenti i numerosi flashback possono confondere. Ovviamente il film mi è piaciuto anche se a tratti è un po' noioso.
Un film di rara sensibilita' confezionato da un regista troppo spesso sottovalutato... grandissime prove da parte dei tre protagonisti... su tutti l'immenso Stephen Rea... la scena in cui abbraccia l'amante di sua moglie restera' nella storia del cinema... un film complesso ma che non tradisce il libro da cui la storia e' tratta... un prodotto per palati finissimi...