Ho visto il film nella primavera del 2000, in un momento della mia vita in cui stavo vivendo un'esperienza affine a quella rappresentata da Neil Jordan.Sarà per questo che "Fine di una Storia" ha toccato le corde più nascoste della mia anima, lasciandomi impressa un'emozione strana, struggente e malinconica ma bellissima ed unica. Al di là di questa considerazione personalissima, "Fine di una storia" mi è sembrato sopratutto un grande film di attori che, con le loro eccellenti interpretazioni, fanno dimenticare alcuni appesantimenti della sceneggiatura.
Il film demolisce l'apparato di moralismo in cui la fede cristiana è stata ridotta e ripropone in maniera spregidicata e autentica il dramma della redenzione individuale. Il miracolo finale dà i brividi. Anche la musica è splendida.
Un film di rara sensibilita' confezionato da un regista troppo spesso sottovalutato... grandissime prove da parte dei tre protagonisti... su tutti l'immenso Stephen Rea... la scena in cui abbraccia l'amante di sua moglie restera' nella storia del cinema... un film complesso ma che non tradisce il libro da cui la storia e' tratta... un prodotto per palati finissimi...
Tratto da un romanzo di Graham Green, "Fine di una storia" (1995) riprende un omonimo film del 1955, girato da Edward Dmytryk. Nel 1939, Sarah, moglie di un politico inglese, intesse una relazione extraconiugale con un passionale romanziere di cui è innamorata e da cui viene ricambiata. Durante un bombardamento, l'uomo resta gravemente ferito e, subito dopo, l'amante lo abbandona senza fornire spiegazioni. I due si rivedranno due anni più tardi e solo allora lo scrittore scoprirà i motivi dell'abbandono.
Film intenso, passionale e commovente, magistralmente interpretato dai due attori protagonisti (Juliane Moore e Ralph Fiennes) e dal coprotagonista (Stephen Rea), "Fine di una storia" è un'amara riflessione sul destino, la fede in Dio, l'amore che va oltre la ragione ed oltre la morte. Ben confezionato e candidato a due premi Oscar, il film vanta una splendida fotografia, un'eccellente ambientazione in una Londra scura e piovosa, una meravigliosa colonna sonora.
Si bellissimo, una storia d'amore, le emozioni dei protagonisti, la musica (che migliore non si può effettivamente), ma vogliamo parlare di Dio? Del miracolo? La morale del film (se così vogliamo chiamarla) è che la fede rovina la vita degli uomini, tanto più se è una fede di donna. Rabbia e incomprensibilità mi ha fatto provare questo film.
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(8.5/10)
