Partendo dal presupposto che sono un appassionato del genere thriller reputo questo un film più che discreto e con alcuni momenti di puro phatos.
Buona l'interpretazione degli attori e finale interessante, bella e brava la signora Cruise.
Ma...a me sto film è strapiaciuto!! e sinceramente io non avevo per niente intuito il finale...sarò io che sono lenta o tonta (ma in genere non è così) ma a me è piaciuto veramente e non riesco a capire tutte queste persone che dicono che è orrendo...
e per finire w katie holmes!!!!!!!!!
Da sempre condivido l'idea che l'onestà nelle recenzioni sia talvolta viziata, quando un film è bello deve essere detto e ripetuto, bisogna consigliarlo agli amici e ai parenti e acquistare dvd, colonna sonora e poster. Abandon è uno di quei film che vale la pena vedere perché quando si esce dalla sala si è sollevati, nella testa frulla e rifrulla quest'idea "mai un film mi ha dato emozioni tali di abandon". Questo film è veramente l'apoteosi del film hollywoodiano di serie B, un film in cui lo spettatore si rende conto di come un regista possa raggiungere il fondo nella produzione di una pellicola per guadagnare qualche dollaro, questo film è il più inutile in assoluto fa schifo e conviene dirlo, se non ci fosse la nuova sposa dello scientologista tom cruise non sarebbe nemmeno uscito. Quando il film è finito è un sollievo ci si rende conto che mai piu si vedra un film schifoso..
E' un diesel. Scalda il motore, ha un buon avvio su strada, percorre salite, discese, tiene discretamente in curva. Non é lo storyboard di una nuova auto da lanciare sul mercato, ma la storia di Abandon-Misteriosi omicidi. Ti aspetti qualche scatto, non il colpo di genio, perché film senza lode e infamia, che non arriva mai. Quando giungi a destinazione, il finale é già bell'e vissuto. L'idea di partenza non é malvagia, c'é di peggio in giro, ma la lentezza é snervante. Alla fine vuoi che la protagonita la faccia finita, le daresti una mano perché arrivino finalmente i titoli di coda. E, un po' di pazienza, finalmente arrivano. Non ti salvano dall'incubo, perché la lunghezza, il compiacimento degli sceneggiatori e del regista, ti hanno svuotato dall'eventuale pathos.