Charlie Hinton e il suo amico nonchè collega di lavoro Phil, due pubblicitari apparentemente di successo, vengono inaspettatamente licenziati. E si ritrovano senza lavoro. Per i due sembra essere la fine, ma nella testa di Charlie, balena un'idea che potrebbe funzionare: allestire in casa sua un'asilo che ospiti i bambini durante le ore in cui sono assenti i genitori. Eddie Murphy, già da anni convertito alla "commedia per famiglie" garantisce un film pieno di buoni sentimenti e risate per i più piccoli, abbandonando così i toni della commedia volgare che lo aveva portato in declineo negli anni '90. Steve Carr, già regista di piccole commedie per famiglie, promette, oltre che all'umorismo targato Murphy, un film riflessivo, che colpisca soprattutto gli adulti lanciando anche un vivido messaggio a tutte le persone disoccupate. Sembra proprio che l'intenzione comunicativa del film, rivolta ai disoccupati, sia "Datevi da fare!"; proprio come Hinton e il suo socio fanno nella pellicola. Un film da sabato sera consigliato evidentemente per tutta la famiglia.
Scusate se inizio con una frase fatta, ma era la più indicata ad esprimere il succo di questo film. Spesso quando un film ha una trama semplice, poche pretese e tanti buoni sentimenti viene giudicato "poco adatto a persone adulte" e più indicato ad un pubblico di soli bambini. Ma questa è un'errata interpretazione! E' proprio la disarmante semplicità di questo film che è in grado di irretire anche un pubblico maturo e bisogna vederlo come un piccolo stacco dalla realtà quotidiana, immergendosi in un mondo innocente lontano dalla violenza con cui siamo ormai abituati a convivere. E poi bisogna anche ammettere che è davvero spassoso con una comicità lontana dallo squallore e dalla volgarità della demenzialità, la comicità di Eddie Murphy, sempre divertente e mai volgare, quella che solo un grande attore riesce a creare.
Mi piace molto questo film...è davvero carino e divertente...si guarda bene e non è una commedia stupida come certe commedie che nn fanno ridere da quanto sono cretine. un 7 è meritato