L'ho visto per caso in tv ieri sera senza saperne niente e l'ho trovato veramente risibile. Non sono interessanti lo spaccato su Bari, la pretesa ironia, la citazione prolungata o meglio scopiazzatura de Il Sorpasso, nè in fondo il bravo Rubini accompagnato dallo pseudo Rain Man Lo Cascio. Piuttosto lontano dalla qualità e molto vicino alla noia, col suo mostrare di non voler prendere una posizione assume quella dell'arroganza e di una velata apologia del marginale meschino. La trovata della testata sul naso, con i relativi sviluppi a tema, più che costituire l'elemento chiave narrativo appare gratuito e programmatico deus ex machina all'apice del fastidio, preludio a un finale decisamente ovvio. Un prodotto esemplare per chi sostiene il diritto di evadere il canone Rai.
L'impressiono che ne ho avuto è quella di una rivisitazione "ingentilita", "italianizzata" ed arricchita (ma solo nel cast) de "La Capa Gira" ma, purtroppo, senza la sua forza, il suo impatto e la sua originalità. Risultato un "filmetto" scialbo, un pò deludente, molto scontato senza nè capo nè coda e soprattutto con due attori (forse) sacrificati ad un ruolo semi-vanziniano.
Sono arrivata alla visione di questo film seguendo il filo conduttore "Rubini-l'anima pugliese" e anche questa volta non sono rimasta delusa. La partenza é forse un pò zoppicante ma andando avanti lo spettatore (che deve essere un amante dello spirito del Sud in generale e di quello pugliese in particolare) viene catturato dalla curiosità di scoprire dove il regista voglia andare a parare: sembrerebbe infatti un film comico se non caricaturale ma c'è un sottile filo di ansia che serpeggia e di cui ci si rende conto pienamente solo nel finale.
I due attori sono grandi ma una speciale nota di merito va alla colonna sonora, azzeccatissima.
Non so di che colore fosse la decappottabile di gassman nel film:"il sorpasso"
ma l' analogia tra i 2 film è una cosa che mi si è evidenziata verso la fine di
"mio cognato" 2 persone agli antipodi: impacciato e introverso lo cascio come trintignant, spaccone e cinico rubini come gassman! entrambi i films sono un viaggio
il capolavoro di risi è un viaggio nell' italia del boom mentre mio cognato è un viaggio nel decadente mondo del malaffare barese. in entrambi films i 2 personaggi raggiungono
verso la fine del film, un punto di convergenza in particolare trintignant e lo cascio sembrano maturati e finalmente pronti ad affrontare una realtà che non comprendevano pienamente,
ma poi tutto sfocia nel dramma...
semplicemente un film che offende i baresi e tutta la gente che vive a bari.Possibile che quattro delinquentucci da strapazzo debbano condizionare la vita di tutta la gente onesta della citta'..