belle le musiche, dotte le citazioni, ottimo il regista, bravi gli attori.Ma tutto questo dà come risultato un'occasione mancata. Bertolucci ha voluto coprire la sua mancanza di ispirazione con tanti orpelli, alcuni dei quali veramente discutibili.Non m è piaciuto, mi è sembrato che non decolasse e alcuni buoni spunti sono rimasti tali. Comunque ne abbiamo discusso e questo è un fatto senz'altro positivo.
Un sei, quindi la sufficenza, solo perchè è bertolucci. il film, purtroppo, è solo dimostrazione di grande mestiere, di un cinema che ormai non esiste più, le cose cambiano, i tempi cambiano. non è possibile (caro bertolucci) trasmettere delle forti emozioni, oggi, usando lo stile di ieri. per farla breve, ne è passata di acqua sotto i ponti del tamigi da quando marlon brando...
Questo fil,opera tra le piu'eteree che io abbia visto,per come ho vissuto la proiezione,non ci deve dir nulla su Bertolucci che gia'e' garanzia.Io che vissuto gli anni del 68'Valle Giulia e poi in seguito di riflesso il'77,ho trovato con la mente matura di ora,cosa era in verita',anche la liberta' personale cui tutti aspiravamo e consumata nei sacchi a pelo delle occupazioni.Questa pellicola da vedere e rivedere,mi mostra una vita consumata male,mentre i 3 protagonisti riescono,con innocente e realitica verita',ad essere veri loro stessi ,con un processo minimo di acquisizione che fornisce il 3' mancante,lo studente americano.Non ci sono coinvolgimenti amorosi e questo e' la chiave di tutto:nopnostante le buone intenzioni,i ragazzi di oggi e forse anche io,viviamo sempre in maniera "italica"ogni storia,ogni eopca ed ecco che non esistera' piu' un altro 68 ma solo brutte copie.Rivivone"i sognatori"questa dura realta' che allora fu spontanea e mai piu' tornera'.Grazie Berolucci per aver mostrato questo e la verita' della vita.
Chi dice che questo è un film "pornografico" di cinema non ha capito un emerito c*** (su questo punto mi pare che non ci sia altro da aggiungere...).Non condivido nemmeno l'opinione di chi sostiene che il '68 nel film sia sostanzialmente assente. Certo chi si aspettava un film "politico" sul '68 ha sbagliato film. Ma in The dreamers lo "spirito" del '68 c'è tutto. Non dobbiamo dimenticare peraltro che la rivoluzione nei costumi sessuali è stato uno dei portati più duraturi di quell'epoca (forse l'unico in cui ha "vinto" veramente).
Certo la visione di Bertolucci non è per niente "italiana" e rifugge completamente dai "buoni sentimenti" tanto cari a tanta parte del pubblico (indicativa l'opinione di quella ragazza che si "scandalizza" del fatto che i genitori dei due gemelli non diano in escandescenze quando vedono i loro figli a letto nudi con un "estraneo"), che gli avrà certamente preferito film come "La meglio gioventù" di M.T.Giordana (bel film, intendiamoci, ma lontano anni luce dal livello artistico di Bertolucci).
Per me questo è uno dei migliori film di Bertolucci (senz'altro superiore a "Ballo da sola" e anche a "L'ultimo tango"). Cinema allo stato puro. E probabilmente alcune sequenze, come quella del protagonista che cuoce le uova al tegamino mentre la sorella e l'amico fanno all'amore, rimarranno nella storia del cinema e saranno oggetto di "citazioni" future...