In gran parte concordo con l'opinione di Elena di Perugia. Non c'è cuore da aprire...non c'è sentimento, in questo film, a basso costo, che come tutti hanno scritto, si svolge nell'ambito di tre stanze e di un piccolo cortile. Molti punti inoltre andrebbero rivisti, troppe assurdità..azioni sconclusionate. Da un punto di vista logico, è ridicolo. Il finale non mi ha lasciata basita..c'era da aspettarselo, ma come può una persona del tutto plagiata e non autosufficiente,a prendere decisioni così drastiche? E come fa una 17enne a non frequentare la scuola, senza che nessun servizio sociale se ne accorga?
Mah...troppo azzardato e superficiale come film. Voto 5, solo perché la trama presenta una indiscutibile originalità
Questo film è lontano dalla bellezza e dai sentimenti puri. Anche l'inquietudine sembra svanire nella perversione che attornia l'intero "scheletro" di questa inesistente arte.
Ho paura della donna che l'ha pensato, immaginato, creato.
Nicolaj.
Che dire...l'ho visto ieri su SKY e sono entrata nel sito proprio per vedere le opinioni degli altri, secondo me è acerbo, grossolano, lascia lo spettatore spiazzato senza capire le intenzioni della regista (ne avrà pur avute spero!).
da subito si capisce che è un film di basso costo, quasi a livello amatoriale, con 3 (tre) riprese: il tinello, la camera o il giardino della scuola di ballo (unico esterno).
ritmi lentissimi, dialoghi apparentemente monotoni.
può disturbare per gli argomenti trattati (omosessualità, incesto, prostituzione, omicidio, psicopatia).
potrebbe essere un film da sconsigliare vivamente, ma un film deve colpire, lasciare qualcosa e "Aprimi il cuore" ha raggiunto completamente il suo scopo (almeno per me e mia moglie).
il ricordo dei primi piani, gli sguardi, del fastidiosissimo cigolio del letto, la squallida quotidianità di quell'appartamento, rimarrà per parecchio nella mia mente.
brava e coraggiosa Giada!
Non è male secondo me questo film dell'esordiente Giada Colagrande. L'attrice-regista ha un certo fascino ambiguo, e la trovo molto adatta in questa pellicola che lei stessa ha concepito. E' vero che i personaggi sembrano dei robot, ma forse era questa l'intenzione dell'autrice, che voleva rappresentare il senso di vuoto che è sempre coseguenza di un rapporto morboso. Il centro del film è la casa delle due sorelle, il mondo di fuori è rappresentato solo dal cortile della scuola di ballo, e dai clienti della prostituta. Film strano: sembra ancora acerbo, ma ha una sua profondità, e a tratti è riuscito anche ad emozionarmi.
Trailer italiano (it) per Martedì e Venerdì (2024), un film di Fabrizio Moro, Alessio De Leonardis con Edoardo Pesce, Rosa Diletta Rossi, Pier Giorgio Bellocchio.