italia anni 60, voglia di fare voglia di crescere, tutto quello che oggi manca.
Gasmann formidabile : spaccone ma anche malinconico
Trintignan (oggi ha 80 anni) ragazzo per bene che trova il grande amico in Bruno Cortona.
bravi anche una giovanissima Spaak,Claudio Gora, "borsalino"
Grandissimo regista Dino Risi.
La grande Commedia all'Italiana.
E' stata una vera sorpresa. non mi aspettavo che potesse essere tanto bello. eppur non sono riuscito a staccare gli occhi dalla tv fino alla comparsa della parola fine. il merito, oltre che di d. risi, è ovviamente di v. gassman, autore di una prova che definire perfetta è dir poco. da applausi. spiazzante ma estremamente commovente il finale. un difetto che mi sento di far notare è una calo del ritmo nell'ultima parte quando, accantonata per il momento la macchina, i due amici si recano in spiaggia. per il resto è un film da vedere, se non altro per ricordare i livelli che il nostro cinema ha raggiunto.
È uno dei capolavori italiani del 60 gli anni di manfredi, sordi e sopratutto dell'inimitabile gassman bravissimo nella parte del fanfarone romano che per nn passare il ferragosto con mammà si porta dietro il povero roberto mariani studente universitario del 4 anno facendogli passare 2 giorni indimenticabili per spronarlo che però finiscono in tragedia per un sorpasso azzardato. la cosa però che fà pensare è la morte del povero roberto e il sopravvissuto bruno un film meraviglioso comico cn spunti però drammatici. il vero cinema italiano
io leggo in questo film/capolavoro, nei due protagonisti, le due Italie che si dividono, l'Italia del passato, un pò timita e insicura di sè, ma molto educata e tradizionalista, appannata da un'Italia dove comincia ha farsi largo l'arrivismo, gli imbroglioni il campiar pelle ad ogni occasione cercando il successo i soldi facili, anche a discapito degli altri, perciò non poteva finire che con la morte di quell'Italia che andava perdendosi
il capolavoro dei capolavori del cinema italiano, oltre ad essere un film godibilissimo (credo sia la pellicola in assoluto che ho visto più volte, sempre con piacere sommo) è anche una geniale metafora sulla giovinezza che se ne va... delle tante occasioni perdute e della vacuità della vita.
la "morte" del giovane è anche un acuto modo di dirci che quella favolosa stagione non tornerà più.