italia anni 60, voglia di fare voglia di crescere, tutto quello che oggi manca.
Gasmann formidabile : spaccone ma anche malinconico
Trintignan (oggi ha 80 anni) ragazzo per bene che trova il grande amico in Bruno Cortona.
bravi anche una giovanissima Spaak,Claudio Gora, "borsalino"
Grandissimo regista Dino Risi.
La grande Commedia all'Italiana.
Ho visto per la seconda volta questo film in TV l'altra sera. Lo ricordavo molto diverso. Invece è un film ricco di spunti e di contenuti, rappresentativo di un epoca e di un costume che ha reso celebre un genere: la commedia all'italiana. Molti sono stati gli epigoni di questo genere ma "il sorpasso" ne rappresenta uno dei momenti migliori, perchè si chiedono in molti?
In realtà mentre il neo-realismo ci rappresenta la umanità del popolo italiano del dopoguerra in un epoca di grandi sofferenze, la commedia all'italiano ce lo restituisce in un epoca più leggera, del successo e del boom degli anni '60, e ce lo rappresenta con il mito più importante dell'epoca, l'automobile. Il cinema rappresenta sentimenti, emozioni, furbizie, vizi e carattari nella stessa epoca in cui esse avvengono e, se ben fatti, restano attuali nel tempo. Il merito quindi dei registi è quello di farci riflettere sui nostri drammi, ad esempio Rossellini, De SIca all'epoca del neo realismo e/o sorridere dei nostri vizi, difetti e costumi (Fellini o Risi). La commedia all'italiana ha però esagerato un pò! Merito degli attori è quello di esprimere al meglio queste emozioni.
Film come questi vanno inquadrati quindi nella loro epoca. Vedendolo oggi Gassman è un personaggio insopportabile, Trintignant una vittima innocente. La fase centrale del film e la ricostituita umanità del personaggio Gassman marito e padre, che gli da un minimo di dignità: la moglie che gli dice che lui è ancora un bambino e la figlia che lo chiama finalmente papà e lo prega di non parlare più.
Certo l'affresco di un epoca in cui l'auto è il simbolo di un presunto benessere raggiunto da molti ed il motoscafo da pochi mi sembra un pò stereotipato, come lo è anche il luogo comune tra romani fanulloni e milanesi produttivi. Sgradevole è anche il concetto di "sorpasso", che nella vita, come sull'auto, si può fare in tanti modi. Ma va bene lo stesso, la musica da filmetto estivo in sottofondo, faccio notare che si ballava il twist anche nelle aie di campagna, alleggerisce il tutto, compresa la tensione della velocità, al punto da farci tifare per il simpatico sbruffone Gassman, anche nell'incontro di pugilato al night o quando chiede i soldi al futuro suocero attraverso una improbabile scommessa-partita di ping pong, e farci considerare quasi meritata la morte di quel..povero futuro avvocato, tanto l'amico ritrovato in Gassman non sarebbe mai cambiato.
io leggo in questo film/capolavoro, nei due protagonisti, le due Italie che si dividono, l'Italia del passato, un pò timita e insicura di sè, ma molto educata e tradizionalista, appannata da un'Italia dove comincia ha farsi largo l'arrivismo, gli imbroglioni il campiar pelle ad ogni occasione cercando il successo i soldi facili, anche a discapito degli altri, perciò non poteva finire che con la morte di quell'Italia che andava perdendosi
Aggiungo il mio voto perchè non è ammissibile che la media non raggiunga il max!
Consiglio a tutti quelli che non hanno visto questo film di acquistarlo, vederlo, rivederlo e conservarlo gelosamente.
Un pezzo di Bel Paese, un road-movie perfetto, un Gassman inarrivabile.
Anche un impietoso confronto, ahimè, con il cinema italiano di oggi.
La quintessenza dell'epoca d'oro della commedia all'italiana è in questo film. Un periodo di straordinaria creatività per il nostro cinema che trova nel "Sorpasso" uno dei suoi sbocchi più felici.