Per due giorni consecutivi ho subito due film con H.Grant, "About a boy" e "Two weeks...".
Non riesco a capire come mai gli vengano assegnate parti banali, dove si mescolano dialoghi privi di senso ad atteggiamenti puerili, forse è la sua indole?, riesce a trascinare nella sua banalità anche una Sandra Bullock che di solito appare brillante (in altri films).
La storia è sempre la stessa, o lui e ricco e l'altra è povera o idealista o viceversa (vedi Notting H.) ed il finale è sempre più scontato.
Visto uno visti tutti mi verrebbe da dire.
Grant sciupafemmine e gigione, la Bullock simpatica,sfigata e grintosa, New York chic & glamour con party e personaggi da jet-set, la famiglia di lei "proletaria" e ambientalista e un happy-end scontatissimo un po' banalotto e "tirato via"...Mi son stancato di 'sti film da vedere sotto le coperte con la febbre son tutti uguali, anzi come ho letto di qualcuno "il solito prodotto industriale" . Ma a Hugh Grant non riescono un po' a cambiargli presonaggio sembra sempre quello dei 4 matrimoni e un funerale bastaaaa. Voto 4
tipico esempio di prodotto industriale...sembra assemblato in una catena di montaggio insieme a centinaia di altri...poi gli cambiano titolo e attori..
uno dice: ok ma almeno ti rilassa...invece no, dovrebbe irritare perchè dovremmo sentirci tutti presi per il c***...o almeno quelli che hanno speso i soldi per affittarlo o al cinema...come me...mi ci hanno trascinato...ciao
Trailer italiano (it) per La natura dell'amore (2023), un film di Monia Chokri con Francis-William Rhéaume, Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal.