Non mi ha entusiasmato, ma non la considero nemmeno un'ora e mezza persa. Mi è piaciuto soprattutto quando alla fine il cubo sta per implodere e la protagonista se ne rende conto perchè tutte le realtà parallele convergono nella sua... Inquietante. Forse otto personaggi però sono troppi, non si riesce a svilupparli bene... La vecchietta era pittoresca ma inutile, per non parlare dell'avvocato (forse atta ad attirare un pubblico maschile e arrapato, dato il vestito che ricordava un po' quello di resident evil!) e del progettatore di video games. Che poi, essendo uno che con dimensioni parallele e tempi che scorrono diversamente ci aveva a che fare, doveva cedere alle lusinghe della carne proprio nella stanza dove il tempo scorreva velocemente?? Ditemi che non ci era arrivato! O forse lo sceneggiatore era un prete mancato che ci voleva insegnare che fare certe cose è dannoso...
Mah, non saprei, mi ha lasciato perplessa.
Mi dispiace per coloro che non hanno saputo cogliere capilllariamente l'intrinseci vezzi e finezzi del pellicolo (non diciamo "pellicola", che mi sembra eccessivo). la trama: c'è, e si percepisce durante tutto il tragitto, forzosa forse? bensì no.
veniamo al punto: la logica quantica, come forse tutti sanno, è infiorata da costanti algebriche moltecipli. data questa premessa verrà da sè.
non abbia più senso, dunque, che noi parliamo di cosa è reale o non. il reale è, sostanzialmente ciò che noi arbitriamente, imprimis; secondo tutto ciò sarebbe un dato di fatto mo? no! (che arguzia) ed è per questo che nonostante le difficoltà cognitive l'utenza incolta incontra (molteplici finezze) il nichilismo. il film non può avere verso, non deve avere verso, non produce verso. ne acquista il genere del regista, o chi per lui sta. sappiate. proprie le musiche, anche se un appunto va fatto al contralto della terza traccia. così così la fotografia, penalizzata dall senso di assenza di senso. imperdibile cameo di lilli gruber, ma rimane un pellicolo.
Vista la media che c'è adesso avevo pensato ad una copia del primo riuscita male ed invece il cubo 2 è in parte diverso grazie alla 4° dimensione; le persone hanno un qualche legame con esso mentre nel primo solo l'architetto ce lo aveva.
e' vero che non provoca magari tutta l'ansia del primo ma non sono assolutamente d accordo che non sia avvincente e che non abbia ritmo: me lo sono goduto tutto d un fiato e non sono molti quelli che mi prendono al 100%. sconvolgente appunto tutta la teoria quantistica messa in atto, e se esistesse sul serio una dimensione parallela?
un ottimo film, alziamo un pò la media va'!