Il film di Anderson è straordinario per intensità, ritmo e concisione: i personaggi, pur nella loro unicità, sono complementari gli uni agli altri e anche quelli meno affini tra loro intrecciano una relazione a distanza che dipinge un grande (e mostruoso) personaggio dai molteplici volti. Le scene sono concatenate in modo micidiale, la musica, fluttuante e a tratti straziante, unisce tutte le vicende in un unico flusso.
Due personaggi che non s'incontrano mai, come l'insegnante di machismo e l'ex genio dei quiz (di cui riviviamo le circostanze attraverso un suo non meno frustrasto erede), rappresentano il sogno e l'incubo di una generazione, come la nostra, svilita dal trauma della competizione (che nulla ha che vedere con il vero e sano agonismo).
"Magnolia", a differenza di "Boogie Nights" (un film a suo modo lirico) esplora in un solo respiro diverse destinazioni, diverse facce dello stesso malessere. Anderson sembra ossessionato dalla necessità di dare un senso agli eventi, al caso; non riesce a deglutire la vità così per com'è, ovvero ...fine a se stessa, quindi mentre in "Boggie nights" il protagonista continua ad osannare fino all'epilogo il proprio pene per dimostrarsi la necessità della propria presenza al mondo, in Magnolia il finale sconfina nell'assurdo: piovono rane... che non cancellano le ingenue aspettative di giustizia del poliziotto felice e la disperazione senza fondo della sua amata e dolcissima cocainomane. Mentre tutti gli altri si perdono nella più violenta autodistuzione.
Un film senza precedenti. I fatti di cronaca "impossibili" che lo aprono sono semplicemente folgoranti aneddoti riassuntivi dell'intera vicenda.
trovo questo film un capolavoro, si vede la scuola Altman, la grande capacità nell'intrecciare storie e nel renderle vicine al pubblico, è quasi un esame di coscienza per i protagonosti che si trovano in un insieme di situaziani fuori dalla banalità comune americana. Credo che se questo film fosse stato più pubblicizzato avrebbe avuto molto più successo e sarebbe diventato un colossal a livello di di America Oggi. Questo regista ha un grande futuro.
Auguri Paul
La vita ci accade, andiamo avanti per il nostro percorso fatto di scelte e influenzatoda quelle che altri fanno, le quali formeranno il nostro bagaglio di ricordi; andiamo avanti interpretandoil personaggio, la maschera che ci siamo costruiti: io per gli altri. Un giorno qualsiasi, qualcosa cambia;strane coincidenze quel giorno, il destino ha deciso che oggi i percorsi di 7 persone diverse si incontrino inun punto, per far rallentare fino quasi a fermare la vita, per riflettere, per togliersi la maschera e svuotare il saccoodei ricordi a volte belli ma più spesso fatti di bugie, rimorsi, risentimenti e odi, per capire che in fondo l'unica cosaimportante è dare e ricevere amore, in ogni sua forma, uscire allo scoperto con la propria anima, con quello che siha dentro e lasciarsi andare; per capire, per perdonare, per accettare l'altro. Questo è quello che succede in ViaMagnolia un giorno in cui piovono rane, tutto questo accade...
questo film a mio avviso discreto rispecchia in modo un pò esasperato certe realtà cui la nostra società è stata sottoposta.Subito dopo però ho pensato che non sono il salvatore nè l'artefice,e mi dico che la sfida contro tutto e tutti a volte necessaria mi eccita.