Alcuni critici dicono che il valore del film di Sokurov non sta nel "messaggio”. È vero solo in parte perché secondo me il messaggio c’è, forte e chiaro. L’inferno è il mondo che viviamo, dove non c'è traccia del prologo celeste e il conto degli individui in fila per firmare il patto col diavolo è in continua espansione e riproduzione. O meglio, siamo noi a crearlo con i nostri rapporti umani in cui ci facciamo largo l'uno sugli altri, cercando di scavalcarci ad ogni occasione, come i personaggi del film. Così il mondo è una sorta di girone dantesco dove la speranza sembra perdere ogni senso. Il diavolo di Sokurov è un usuraio, ma potrebbe essere un banchiere, un assicuratore, un economista o un politico, insomma chiunque vorrebbe strapparci anche l’anima se esistesse (il dottor Faust pur avendo indagato le viscere e ogni organo umano deve ammettere che non l'ha trovata), privandoci di cibo, di sonno, di denaro e di contatto amoroso. Come il diavolo di Sokurov bacia con voluttà le immagini sacre così i nostri diavoli contemporanei dopo una settimana passata a depredarci di tutto il possibile, alla domenica vanno in chiesa a baciare le pile.
Qualcuno sostiene che in una situazione storica come quella attuale un regista intellettuale come Sokurov dovrebbe fornire risposte agli interrogativi affannosi dell’uomo, punti fermi, verità ed ordine del sapere non il nichilismo e lo sconforto di una strada senza uscita. Io posso solo dire che la visione del film mi ha lasciato un senso di disagio, fatica, angoscia, affastellamento fisico e mentale, di cose, persone, idee, sensazioni, tempo, spazio, e l’impressione di non aver visto un film, ma un bellissimo quadro rappresentante il "grande scherzo" che è la vita,
Avevo visto il trailer del film e non mi aveva ispirato. Le opinioni di chi lo aveva visto mi erano bastate. Poi mi sono dimenticato di Sokurov e della sua opera....fino ad oggi. Che dire? quello di filosofico che c'è dentro è stato già detto, ridetto, stradetto ed è stucchevolmente banale mentre sulla poetica (poetica?) è opportuno stendere un velo pietoso. Giuliana Steri, che ha curato la recensione, e gli altri critici (compresi quelli di Venezia che hanno premiato il film) non credo sappiano quello che hanno scritto e fatto. Suggerimento: leggano, tanto per iniziare, il Faust di Goethe con attenzione in una versione completa di note, spiegazioni e parafrasi......forse basterà.
scrivo solo per alzare la media , e' filmicamente bello : la fotografia sembra pittura e lo trovo molto sensuale , poi mi intriga l'eterna lotta dell'uomo tra il bene ed il male , anche se per me l'uomo puo' esercitare il libero arbitrio, comunque ho visto film piu' difficili , non è un film americano ma europeo : i geni europei sono un po' piu' complicati.
Io ho visto il film volentieri, bella la canzone della sigla iniziale n.b. manca nella versione in lingua originale, io ho trovato il film interessante e consiglio di vederlo, non è il meglio nel genere Horror ma ne ho visti veramente di peggio, in generale mi sembra buono.