Discreta commedia trash dove la fenech si distingue come sempre per sex appeal e bravura artistica.
la parte che mi ha fatto piu ridere la scazzottata a base di kung fu tra la fenech e i 4 energumeni,e la parte del gay gastone pescucci.
Ammettiamolo, "la poliziotta fa carriera" è la parodia in chiave sexy della commedia del 1974 "la poliziotta" di steno, con mariangela melato nel ruolo dell'agente gianna abbastanzi. solo che il film con la melato aveva un retrogusto amaro, mentre quello di michele massimo tarantini del 1976 spinge il pedale sulla farsa, aggiungendoci massicce dosi d'erotismo soft con tanto di nudi "artistici" di edwige fenech. il cast è quello da commedie sexy (alvaro vitali, mario carotenuto e michele gammino sono stati spesso compagni di lavoro della fenech nelle commedie sexy), la trama è approssimativa e i doppi sensi non mancano. l'idea della figlia di un portinaio romano (l'indimenticabile francesco mulé, noto attore anni'60, nonché voce italiana dell'orso yoghi) che si fa raccomandare dal questore (il "cummenda" rauco gigi ballista) per diventare poliziotta è divertente, forse poteva essere sviluppata meglio...ma poteva anche essere molto peggio di quel è uscito fuori. gianna amicucci, è questo il nome del personaggio che edwige fenech portò sullo schermo nel 1976, non vuole essere una seconda gianna abbastanzi della melato, ma una specie di fumetto vivente, dove vivacchiano siparietti comici, inseguimenti, scazzottate, e feste assortite. indimenticabile la frase del commissario antinori di mario carotenuto (anch'egli presente ne "la poliziotta" assieme ad alvaro vitali) a proposito dei minorenni che lavorano e dei maggiorenni che non fanno niente...l'idea che anche una commedia sexy potesse toccare, indirettamente, anche temi scottanti come la disoccupazione, alza il livello di questo film che vuole sopratutto intrattenere con le gag e le scene sexy della fenech, che batte le strade fingendosi prostituta con una parrucca bionda "stile mara venier". nel ruolo di borotalco, il criminale che nel film edwige fenech deve incastrare, l'attore teatrale riccardo garrone, molto noto adesso come il san pietro delle pubblicità di una famosa marca di caffé.
Cosa ci sarebbe da dire di positivo su "la poliziotta fa carriera" del 1976 se non "trash", film sexy erotico, utile solo per vedere le grazie della mitica edwige fenech che si spoglia anche in divisa ? "la poliziotta fa carriera" non passerà alla storia come la migliore commedia all'italiana, ma almeno è uno schietto e onesto baraccone che non ambisce a far passare l'attrice come una vera professionista, tipo le attuali claudia koll, manuela arcuri e alessia marcuzzi in divisa. e' un film quasi senza trama, basata sulla bellezza della fenech, sulle battute del simpatico alvaro vitali, sulle gelosie del bellimbusto michele gammino (oggi noto doppiatore di harrison ford, ieri partner "bello e muscoloso" in molti film del filone commedia-erotica), sulla voce rauca del caratterista gigi ballista nel ruolo del questore e del bonario e paterno commissario mario carotenuto, a cui non funziona mai nulla. le gag sono trite e ritrite (la bomba a mano che esplode in mezzo ai poliziotti, i campanelli che non suonano al commissario ma che funzionano con alvaro vitali, la fenech travestita da mignotta), le scazzottate sembrano prese dai film di spencer & hill (dove lo stuntman della fenech, e' un uomo), gli inseguimenti dalle comiche degli anni'20, con vitali costretto a fare i salti mortali per seguire la sua compagna fenech. ci sono persino riferimenti duplici quando la fenech, per aiutare un vecchietto a spasso per mezza roma, cercare di acchiappare un pappagallo con le mani (da qui l'espressione "cacciare l'uccello"), coinvolgendo anche prelati e politici nella scena finale. che c'è da dire ? che la fenech "versione monnezza" (perché parla romano sboccato come tomas milian nei film "squadra anti...") può piacere o non piacere, ma almeno rimane quella che è senza ambire a fare cinema serio, come certe carabiniere o poliziotte delle fiction moderne.
della serie "la poliziotta..." sono stati girati tre film, quasi tutti uguali, tutti commedie erotiche, con commissari con il volto di carotenuto, banfi e montagnani e con alvaro vitali, nel ruolo dell'agente tarallo che da semplice comparsa del primo film evolve nel secondo e nel terzo a co-protagonista. tre trashate degne di quel cinema oggi idolatrato da molti, che pongono una domanda: "ma i nostri padri, facendo le file ai botteghini per questi film, erano scemi, oppure no ?"
Bisogna dire che nella commedia-gialla-sexy nostrana abbiamo sicuramente visto di meglio. Cast ben scelto: tra tutti la Fenech (doppiata in dialetto romano), Mario Carotenuto e Michele Gammino. Deludente invece Alvaro Vitali, colpa anche della sceneggiatura che lo tiene fuori da molte scene. Il film comunque non fa ridere.