il film rappresenta la nostra vita,le nostre paure,la nostra nullita' di fronte all' angoscia del nulla.pieno di simboli e' il film,a mio parere, per eccelenza.il cavaliere che gioca con la morte a scacchi,sa di giocare una partita gia persa,ma la gioca ugualmente perche' vuole conoscere fino a dove l'essere umano puo arrivare sapendo che gia' che il suo destino e' segnato.La sfida ciclopica ci sara' sempre,e cosi dovra essere,ma la guerra sara' sempre persa
Lascia incollati dall'inizio alla fine. L'ambiente è quello medioevale dove l'angoscia della morte, la presenza di Dio, le inquietudini e le domande senza risposta sull'esistenza erano al centro di tutto.
La peste sta decimando la popolazione in crisi, si mette al rogo una povera ragazza ritenuta indemoniata e responsabile dell'epidemia, i flagellanti percorrono in processione le vie, un cavaliere tornato dalle corciate è pedinato dalla morte con cui si gioca la vita a scacchi ed è angosciato dal nulla, vuole una prova dell'esistenza di Dio...una prova che la vita non finisca dopo la morte...
I richiami e i versi dell'Apocalisse eccheggiano nell'aria...
Il cavaliere troverà la speranza nell'incontro con una famiglia felice, dove regna l'amore...Sono attori di strada, diversi, girovaghi, "folli", estraniati dalla società che marcisce, ma felici, il canto, il ballo, il piccolo figlio, la semplicità, il riso, e la loro carovana con cui si allontanano nell'orizzonte lasciando un lampo di luce e speranza nel mondo.
Bellissimo.
Dalle opinioni ke avevo letto mi aspettavo un grandissimo film e invece sono rimasto deluso , un film lento e noioso, assolutamente sopravvalutato e poi non è detto che tutto quello che ha fatto bergman deve essere per forza un capolavoro.
voto 5
"gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l'ignoranza, hanno creduto meglio, per essere felici, di non pensarci" (blaise pascal - pensieri, 168 b).
il settimo sigillo è un capolavoro cinematografico ed un grande inno al bisogno che l'uomo ha di dio. e' un film bellissimo ma complesso. se visto con superficialità può portare ad una visione anticlericale e antistorica.
una recensione degna di un capolavoro non è possibile nelle poche righe messe a disposizione dall'ottimo filmup.com.
"il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano" (blaise pascal - pensieri, 267 b).
Capolavoro è forse il termine più appropriato in questo caso. Film molto intenso, cupo e crudo. Bergman dirige con grande capacità una pellicola assolutamente non facile da capire e gustare. Un filmone da vedere, quando si ha la mente un pò sgombera dai pensieri. Voto 10
Trailer italiano (it) per L'ultima volta che siamo stati bambini (2023), un film di Claudio Bisio con Alessio Di Domenicoantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis.