Passato quasi inosservato sui nostri schermi, Festen è un film a dir poco angosciante. Girato con la telecamera a mano, senza particolari artifici (seguendo il dogma di Lars von Trier), Festen riesce tuttavia ad affascinare per lo stile essenziale e gelido delle scene, ma soprattutto per la storia. In occasione dei 60 anni del patriarca di una famiglia, figli, nipoti, parenti e amici si ritrovano tutti nello stesso hotel per festeggiare l'avvenimento : e in questa occasione Christian, uno dei figli del festeggiato , rivela ai presenti una verità a dir poco scomoda sul suo padre...Da Vedere
questo film, riesce a scardinare le emozioni e a farle cuocere ben bene nel calderone dell'assurdo.
una crisi familiare che esce progressivamente allo scoperto...personaggi maniacali curati perfettemente nelle loro perversioni...e nelle loro debolezze..
geniale il personaggio della sorella maggiore.
meravigliosi i dialoghi.
grande dogma. per chi, come Vintemberg fortunatamente, riesce a non esserlo.
Festen, uno dei film-manifesto del gruppo di registi nordici chiamato Dogma, il cui capofila è Lars Von Trier (autore tra l'altro de "Le onde del destino" e di "Idioti"). Tutto si svolge in una casa-albergo in cui si riuniscono amici e parenti di un vecchio facoltoso per festeggiare il suo compleanno. Tale riunione è solo un pretesto per portare alla luce divisioni, incomprensioni, segreti e bugie devastanti. Tutti o quasi hanno qualcosa da nascondere o da rivelare, e la tensione regna sovrana, anche se nascosta da una velata allegria e da un sottile perbenismo. Un film scottante e cupo, pieno di suspence e girato volutamente con toni scuri, girato molto bene e interpretato alla perfezione da attori praticamente sconosciuti alle grandi platee, ma pieni di passione. Giustamente premiato dalla giuria di Cannes, da rivalutare perchè passato in sordina e da consigliare a chi ama le storie realistiche e umane. Dimenticavo : il regista è Thomas Vinterberg e il film è stato girato nel 1998.
Visto che non c'è documentazione su questo film, inizio io. Si tratta di un film danese che risponde agli obiettvi del manifesto dogma95, il cui punto forse più eclatante è la totale assenza di colonna sonora. E direi che già solo per questo vale la pena di vederlo, perchè è davvero un'esperienza molto suggestiva. Il film in sè è scorrevole, la trama non riserva grossi colpi di scena, tranne quello su cui poggia la storia, i personaggi sono molto ben caratterizzati.