Quello che emerge nella vita di M.Keane è la totale dipendenza di una figura autoritaria, persona o gruppo pseudoreligioso (testimoni di geova in questo caso) che sia. Francamente trovo l'intera sua vita sgradevole sia a livello emotivo che a livello di scelte, non parliamo della figlia incapace ad avere un identità propria e a prendere qualsiasi tipo di decisione se non seguire a ruota la madre, c'è da chiedersi se serviva veramente sul film su questa persona, la risposta è no... ma pur di dirigere qualcosa ormai il vecchio Tim, in totale declino di idee, ha deciso di buttarsi su progetti che a nessuno intessa. Un nome ma non più una garanzia.
Proprio non mi aspettavo un film tanto mediochre da un regista come Burton... storia banale e poco credibile (la bambina ha per anni visto la madre dipingere i quadri raffiguranti lei oltretutto... come fa d'un tratto a credere che siano del patrigno???. Tecnicamente ben fatto... ma resta un semplice esercizio di stile. 1 perchè meno non si può.
Sono anni che si becca del "bollito" o del "ripetitivo" dagli ignoranti e dagli invidiosi, sono anni che la gente blatera frasi senza senso su di lui tipo "fa film tutti uguali" "usa sempre gli stessi attori" ma Tim Burton li ha smentiti tutti (di nuovo). Big Eyes mostra la sua grande versatilità ancora una volta, mostra come Tim sia un genio universale. Dal drammatico allo storico passando per il fiabesco, l'horror e il fantascientifico, non c'è niente che lui non sappia fare.