Fortunatamente andare al cinema non vuol dire solamente andiamo a ridere a crepapelle ma anche cerchiamo sottopelle. Questo film ci regala la seconda soluzione, quella che io prediligo. Bellissimo film con contenuti, musica e come sempre "chicche" di brava regia. Gli attori (come sempre nei film di Shyamalan) servono solamente ad aiutare l'incasso, Bruce Willis e Samuel Jackson comunque sono un'altra cosa.
Grande Film!
Mi ero fatto condizionare anch'io e non ero andato al cinema a vederlo, nonostante io abbia tutti i Blue-Ray di M-Night. Poi la critica e la plebe ha terminato di massacrarlo e me lo sono perso. Cosi' per curiosita' l'ho preso per completare comunque la mia collezione e appena l'ho visto ho maledetto tutti quanti. il Film e' bellissimo e come al solito fa riflettere e smuove l'animo. Ma il popolo bue vuole le pistole e il Maestro non gliene metta manco mezza. Il finale, stupendo l'ho rivisto e rivisto e rivisto piu' volte.
Se la storia non fosse ambientata nella "fantascienza" ma ai giorni nostri in una metropoli tipo new york, avrebbe un altro impatto emotivo e più drammatico ... il film ha un taglio fantasy e futuribile e quindi più spettacolare. il figlio di will è bravo e regge bene da solo quasi tutto il film. i detrattori non colgono l'aspetto importante ed educativo della "morale" del film e cioè il valore della famiglia ed il rapporto padre-figlo basilare per l'evolversi della storia e non solo.
Nonostante le altre opinioni negative, a me il film è piaciuto.L'interpretazione di Will Smith è ottima ma un grande applauso va anche al figlio, grandissima la sua recitazione.Certo...c'è da dire che il film è privo di altri attori e le scene ritraggono sempre e solo padre e figlio ma l'avventura non è da buttare.Troppo criticato.
I film di M. Night Shyamalan sono sempre a due facce. C'è una storia superficiale che funge da veicolo per un significato più profondo. Sebbene non riesca sempre a dare uno spessore intenso a questi significati profondi, riesce sempre a comunicarli in una chiave semplice.
Ritengo questo film una pellicola dei nostri giorni, che segue il progressivo risveglio che sta avvenendo ovunque sul pianeta, e ci fa dare un'occhiata alla mente, con le sue illusioni e i suoi inganni dannosi. L'ursa altro non è che una metafora. Il pianeta Terra dopo mille anni è un'altra metafora dell'ostilità. Il rapace è la conciliazione della nuova consapevolezza (Kitai) con questo passato ostile, fino a questo momento rimosso dalla memoria, evitato (il pianeta è proibito).
Questi sono solo accenni alle molte metafore che ci sono in questo film. Consiglio di guardare tutti i film di questo regista/sceneggiatore, con questo spirito.