Sembra una fiaba su Babbo Natale. Ed invece è un film perfettamente riuscito che ci incanta. Valori profondi, messaggi forti. Fa pensare, sorridere, quasi piangere. Davvero ben fatto. Ah: ottimi gli attori! Favolosi, magistrali... La trama: scontata! Ma così dev'essere una fiaba...
Bello. Da vedere!!!
Leggendo le opinioni si trovano tante interpretazioni, diverse ma complementari, poichè semplicemente si integrano l'una con l'altra a formare il senso del film. Chi ha notato maggiormente il tema della scomparsa, del distacco, affrontato con grande delicatezza, chi invece le riflessioni sul senso della vita, le mille occasioni che ci si presentano ogni giorno per apprezzarla o cambiarla nascoste nei più piccoli gesti ed eventi, chi, ancora, pone più l'accento sulla perdita del senso della meraviglia e del fantastico nel passaggio all'età adulta. Tutti argomenti al centro della storia, semplice, lineare eppure eccezzionalmente densa. Solo un finale un pò affrettato e banale toglie a questo film il titolo di capolavoro.
Secondo me rimane imperfetto, soprattutto nella fase finale che arriva improvvisa e si è brucia in un'attimo..io volevo un pò di coda della vicenda, vedere come si evolveva la "nuova storia" che era appena incominciata,invece niente tutto in un'attimo viene fermato.Non so,forse quello era l'intento visto che la storia che si intendeva raccontare era di fatto finita,però....
E poi la recensione di Sesti mi sembra un tantino impietosa, una durezza che forse maschera un pizzico di mancanza di sensibilità.
Io sono grande grosso e peloso ma confesso che in tutta la sua banalità e i suoi clichet triti e ritriti il film mi ha meravigliato e commosso in certi punti.
Tuttavia mi trovo d'accordo con lui per alcune critiche, dustin hoffman mi è sembrato ben integrato nel ruolo ma non irresistibile come altre volte e natalie portman a volte un pò goffa e un pò artificiosa nelle rezioni emotive.
A parte queste piccole imperfezioni un film che mi ha fatto tornare piccino e mi ha fatto tenere la bocca ad O per tuta la sua durata.un sette pieno!
Diversi spettatori sono rimasti delusi perché nel film 'non succede nulla' dall'inizio alla fine, molti altri, anche quelli meno critici, hanno ricevuto l'impressione che il film mancasse di qualcosa. Tutti probabilmente sono rimasti disorientati anche dai trailers, che per vendere fanno credere quello che non è (ci sono altri esempi recenti, basti pensare a 'Un ponte per Terabithia', spacciato falsamente per un fantasy). A mio parere non poco incide sulla sensazione di incompletezza la breve durata del film (solo 96'), che termina saggiamente quando non ha più nulla da dire, senza abbandonarsi a lungaggini inutili con il rischio del melenso e dello sdolcinato. Se una storia finisce, finisce: noi spettatori abbiamo un po' perso il gusto della sobrietà. Per quanto riguarda l'obiezione che nel film 'non succede nulla', ritengo che in realtà si tratti di una delle chiavi del film. Nella storia narrata 'non succede nulla' come nella vita reale e quotidiana di ognuno di noi (il tratto della quotidianità è espresso inequivocabilmente con il ripetuto riferimento al tragitto in autobus della protagonista dal lavoro a casa): il segreto è saper trovare dentro di noi quel pizzico di magia che ci renda capaci di apprezzare la vita, quell'occasione ('la vita è un occasione: non sprecarla') irripetibile che ci viene offerta e che non dobbiamo sprecare nel vagheggiare mete irraggiungibili, ma nel goderci quanto abbiamo a portata di mano senza saperlo ('quando avrò fatto una telefonata da un telefono pubblico la mia vita sarà completa', '27 secondi, se bene usati, valgono tutta una vita').