Premettendo che e' un film da vedere,inserisco un commento che non consiglio di leggere a chi non ha ancora visto il film. Non mi spiego come,dopo aver analizzato il numero di serie della pistola rimasta nella casa e stabilito che eta stata acquistata dall'imputato e non utlizzata,nel finale si evince che era del detective, ma come? un particolare di non poco conto.
A primo impatto il personaggio interpretato da Anthony Hopkins mi riporta nella mente le scene di "Hannibal" e "Il silenzio degli innocenti" due capolavori con lo stesso protagonista...ecco sicuramente non siamo a quei livelli però la trama seppur abbastanza semplice è molto avvincente e ti tiene incollato allo schermo fino alla fine senza mai farti stancare o annoiare...ottima la prova di tutto il cast con Hopkins in primis...consigliato a tutti quelli che vogliono vedersi un bel film ma senza troppo impegno.
Voto 7,5 (8 per eccesso).
Tutto bello, trama, personaggi, fotografia, musiche. Un capolavoro, Hopkins magistrale. Peccato solo che nei film americani non si riesca a fare a meno del "SUPEREROE", quello per cui il principio vale più di tutto, che manda allo sfascio la sua brillante carriera finendo quasi per strada impuntandosi su un caso ormai perso (e naturalmente risolto negli ultimi 10 minuti di film).
Ogni tanto bisogna avere il coraggio di osare, rinunciare all'"happy end" avrebbe giovato alla pellicola.
Non sono più i tempi de "Il Silenzio degli Innocenti", probabilmente perché non sono più i tempi della Fantascienza "Seriale".
Infatti, siamo in un'Aula Giudiziaria . . ., anche se l'Approccio non ha "Contribuito".
Si gusta il Sapore della Sconfitta dalla A alla Z, ma il Killer non è più il nostro Beniamino.
Allora, come legittimare la Giustizia?
Trovando l'Imperfezione nel Meccanimo Cerebrale del Perfetto "Insolente".
Il caso Contribuisce e l'effetto è Devastante!