Nasce da un tentativo di emulare il successo meritatissimo di Lost.
In effetti gli sceneggiatori creano una situazione di partenza simile: tanti personaggi per tante storie da approfondire.
In Lost un gruppo di persone viene catapultato in un ambiente ostile che metterà a nudo i lati oscuri delle loro esistenze, in Jericho l'isola viene disegnata attorno ai personaggi perchè ostile è diventato tutto quello che sta al di fuori.
Se consideriamo la qualità ne vengono fuori due prodotti distanti anni luce.
E' presto per dare un giudizio, ma le prime puntate di questa serie televisiva sono appesantite da uno spirito patriottico al limite del ridicolo, sembra quasi un messaggio subliminale che invita gli americani a fidarsi del potere costituito.
Peccato, l'idea era buona.
I problemi più grandi sono nella sceneggiatura...è piena di vuoti da colmare e incongruenze, ma ciò che innervosisce di più è la pessima caratterizzazione dei personaggi.
In Lost i caratteri vengono tratteggiati con cura e finezza psicologica, il leader Jack è pieno di incertezze e non accetta sempre il suo ruolo; questo fa di lui un personaggio completo.
In Jericho tutti sembrano delle formichine pronte ad obbedire al loro sindaco, a parte il cattivo proprietario della miniera a cui il sindaco tira le orecchie perchè disobbediente.
I disobbedienti di Lost hanno ben altra caratura: Locke viene visto dal di dentro e delle sue azioni si capiscono le motivazioni e le si condivide!
In Jericho mancano le sfumature: l'atteggiamento paternalistico del sindaco e del figlio più grande (tra l'altro pessimo attore)è un dovere che i leader della piccola comunità si sentono di dover mostrare davanti al popolino meno saggio. Il figlio più scapestrato in fondo è solo diverso nei modi, ma nella sostanza è un braccio del padre e come tale si muove...
Come un bravo leader americano il sindaco riesce a sedare la rivolta alla stazione di benzina parlando a 5000 persone che lo ascoltano con le orecchie basse sproloquiare sul fatto che le forze dell'ordine sanno quel che fanno e bisogna lasciar fare a loro...Non vi ricorda Bush che parla al congresso della necessità di rifinanziare la missione in Iraq?
La moglie del sindaco saggia e allo stesso tempo capace di mitigare i conflitti in famiglia proprio come nella comunità è in pratica una first lady pronta per la casa bianca. Ne deriva un personaggio sbiadito e intrinsecamente fasullo. Ma lo sono tutti, perchè la storia è raccontata male.
La biondona è tutta preoccupata per il suo fidanzato mentre ci si chiede se abbia una famiglia e se non le dispiaccia che i suoi parenti siano tutti arrostiti...
Non esiste una vera e propria scena di lutto, dopo qualche giorno tutti vanno alla festicciola mentre ci si aspetterebbe dopo una ecatombe del genere che il lutto sia una barriera insuperabile. Un dettaglio tra i tanti: l'ispettrice delle tasse che fuma la sigaretta nella miniera con ammiccamenti non ha dei parenti da piangere? Fa l'oca e ancheggia, tutto lì.
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