Commediola di tendenza, che avrà sicuramente deluso i nostalgici del Verdone che fu: qui il Carletto nazionale non abbandona i panni borghesi delle ultime uscite, anche se recupera qualcuna di quelle ambientazioni "borgatare" che erano e rimangono il suo vero habitat. Non mancano la scene divertenti, ma la vera comicità risiede altrove; anche perché qui il vero protagonista è Muccino, ennesimo fighetto di turno espressivo come un luccio in padella, con spunti filosofici da discoteca (anfetamina o litio?). Trama prevedibile, finale raffazzonato. Un film che cavalca le mode e i botteghini, ma dov'è finito il brillante Verdone di "Borotalco", "Acqua e Sapone" e "Compagni di Scuola"?
Come da titolo, volevo indicare questo come uno dei pochi film italiani di cui veramente ho avuto delle belle senzazioni. Si tratta di un film con molte ambientazioni tipiche, molte idee viste e riviste, ma Verdone con l'aiuto di un Muccino (comunque non molto espressivo) riesce sempre a tirare fuori risate a crepapelle. Io nel complesso lo considero un ottimo film, adatto a tutta la famiglia, adatto a chi stanco da una giornata pesante si vuole riprendere con 4 risate. Non sempre le tematiche dei film devo essere profonde o "pesanti" affinchè un film convinca.
Questo film è davvero scarso. La regia è assolutamente modesta e forse inadeguata per il tipo di film. Gli attori sono scarsi, soprattutto Silvio Muccino il quale oltre ad essere inespressivo non riesce nemmeno a scandire bene le parole a casua dei suoi notevoli difetti di pronuncia. La trama è sciocca e prevedibile, i senrimenti sono troppo buonisti e inverosimili. Inoltre per tutto l'arco del film si pensa solo ad evidenziare numerose pubblicità occulte, che spesso vediamo celate anche in altri films ma con più tatto, mentre in questa pellicola sono troppo evidenti e anche fuori luogo.
Che gran cavolata questo film,senza senso,senza un filo logico,fa ridere ogni tanto ma il finale?non ha proprio idee x completarlo...Verdone non si salva,qualche merito in più a Muccino ma neanche tanto.
Io personalmente sono rimasto colpito soprattutto dalla fluidità del film, cosa non da poco per un genere tragicomico al quale è richiesta principalmente questa caratteristica. Come riuscita forse questa volta trovo che abbia prevalso il ruolo di regista a quello di attore; questo non vuol dire che sia stata un'interpretazione sotto tono da parte di Verdone anzi è un commento atto ad esaltare l'altra sua entità professionale. In effetti la sua performance è sempre eccellente, le battute si sposano perfettamente ad una mimica facciale alla quale oramai teniamo fede andando al cinema ogni qualvolta se ne presenti l'occasione; anzi, osando di più, direi che è una figura talmente familiare che quasi intuiamo l'espressione che egli adopererà nell'immediato. Meno male che ci sei te Carlo in questo mare di sedicenti comici che mi/ci annoiano con le solite minestre riscaldate per il "Cenone di natale", ma come si fa a vedere quella roba! (infatti non ci vado). Se mi è consentito voglio spendere anche due parole per il giovane Muccino: il ragazzo probabilmente ha dei numeri, non vedo grandi virtuosismi nelle sue interpretazioni, ma fa della sua spontaneità l'arma principale che non a caso si è accattivata delle attenzioni nostre ma soprattutto di altri registi oltre a suo fratello; bisognerà vedere in futuro se questo talento verrà fuori, e soprattutto in quale genere si affermerà perchè per il comico non lo vedo molto tagliato. per adesso gli faccio un "in bocca al lupo". Un'ottima interpretazione , invece, l'ho trovata nella finta madre di muccino (non conosco il nome dell'attrice e non voglio tirare ad indovinare!), trasmetteva appieno quell'instabilità, insicurezza e fragilità di una donna con seri problemi di depressione; complimenti. Infine, andate a vederlo ma soprattutto a rivederlo magari con amici appasionati di Verdone perchè come si sa i suoi film sono come due boccali di birra c'è più gusto ad assaporarli in due (o più).