Dissento dai pareri negativi espressi. Credo non siano penetrati nell'anima del film avendolo visionato con superficialità. Intanto è il primo film su gli indiani che accentra l'interessa sulla cultura religiosa delle tribù delle montagne ai confini col Mexico. Lo spirito del bene nello sciamano bianco contro lo spirito del male nello sciamano navaho. E poi il bilancio della vita d'un uomo irrequieto che insegue il falco che non si ferma mai.
Non getta l'ancora, non si ferma, perché c'è sempre un 'altrove' più intrigante, da vedere e vivere.
Una specie di cavaliere errante, delle montagne affascinato dalla culura del popolo rosso.
Parallelo al pistolero bianco, il 'cavaliere della valle solitaria' delle pianure. Due mondi due culture a confronto.
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Premetto che anche a me non fa piacere che film poco commerciali come questo si volatilizzino al momento della distribuzione nei cinema perchè ne vengono preferiti altri dagli incassi sicuri anche se meno belli (in effetti... chi sarebbe andato a vedersi un western? e' già tanto che abbiano dato terra di confine...).
a parte questo, ho trovato il film buono, originale nell'ambientazione e tradizionale nella storia (due persone divise da un fatto del passato scoprono di non odiarsi affatto, e se anche non riescono a perdonarsi possono comunque rispettarsi per il coraggio, le fedeltà e la comprensione ritrovati dopo tanto tempo).
detto questo, la regia mi è sembrata molto impersonale, e non saprei dire esattamente se è un vantaggio, perchè si rischia di non essere abbastanza coinvolti... ma forse questo dipende anche dalla freddezza e dall'aridità naturali del paesaggio (bellissima fotografia) e dalla solitudine che domina la vita dei personaggi (la protagonista vive praticamente isolata con la famiglia e i posti in cui capita durante il suo viaggio alla ricerca della figlia hanno un aspetto desolato e triste)... in quel caso sarebbe una cosa voluta in cui consiste la particolarità del film...
una perplessità: fino a quando non si vedono l'amico apache di t. lee jones e suo figlio pensavo che tutti gli indiani del film fossero cattivi... balla coi lupi non ha insegnato nulla? vabbè che al nord erano tribù pacifiche e qui forse le cose erano un po' diverse... comunque, bravi gli attori e tutto sommato, se vi piace il genere e non vi annoiano le storie un po' lente (non in senso negativo) di personaggi solitari, non è affatto male e certe scene sono girate molto bene... ciao! il voto è 7,5...
Devo essere sincero,da Ron Howard mi sarei aspettato qualcosa di piu'.Ben inteso,ho apprezzato il film per la fotografia,e,se vogliamo,anche la storia è abbastanza bella ma....c'è un ma...ho notato alcune antipatiche forzature che mi hanno disturbato un po',leggasi:la rabbia e indisponenza di lei che continua per il 99% del film,verso il padre,malgrado lui si faccia un mazzo tanto per aiutarla;la bambina(troppo coraggiosa) che mentre prende la mira per sparare(scena al fiume)invece di essere tesa e tremante,prende allegramente il binocolo per guardare se c'è la sorella,con una calma sconcertante.Lo so,sono cavolate,ma sono le piccole cose che fanno un grande film.
Niente da dire sulla recitazione,come al solito all'altezza.
L'ambientazione è molto suggestiva,ma non era difficile vista la bellezza dei luoghi.Poteva essere un film migliore,mi ha lasciato l'amaro in bocca,ma tant'è,si puo' guardare.
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(7/10)
