Quando si vede un film per "dovere"(e non per puro divertimento come la gente normale...) si ha quasi sempre l'abitudine di iniziare a soffrire prima della comparsa dei titoli di testa , di pensare al casino che si è lasciato a casa, di rimpiangere in anticipo quelle due orette perdute dentro una sala buia e colma di gente sconosciuta.Ma può anche accadere che, quando si vede un film per "dovere",(nell'ambito di un corso universitario di cinema...ad esempio)ti capitino davanti "gioielli" di cui ignoravi anche l'esistenza, frutti unici di geni controversi, pezzi irripetibili proprio perchè "troppo avanti".Ecco, "Zelig" di Woody Allen può abbracciare, almeno secondo il mio parere,tutte e tre le categorie appena elencate.Partendo da una storia dopotutto "lineare",nella sua improbabilità e irrealità, Allen costruisce un perfetto falso-documentario in bianco e nero(arricchito dalle immagini, la musica, la moda d'un tempo) in cui l'espressione, i gesti e le nevrosi del regista newyorkese sembrano confondersi con quelle del "camaleontico"(e qui ci vuole!)protagonista...sempre più folle, sempre più "estremo",sempre più irresistibilmente Woody!La visione è ovviamente (e vivamente)consigliata a tutti...una bella scoperta per me, un bel film per tutti.
C'è da dirlo subito: quest'opera di Allen è assolutamente di altissimo ed indiscusso livello, un film ottimo e geniale, che si scopre, si gode e si vede con meraviglia fotogramma dopo fotogramma.
"Zelig" è un mockumentary, in parole povere un finto documentario, così come una tragicommedia sperimentale, che ha come fondamenta un soggetto ambizioso ed unico ed una sceneggiatura intelligentissima ed intrigante, costituita da battute brillanti e fulminee. La stessa sceneggiatura riesce a rendere il film veramente imprevedibile e stimolante. Non nascondo però che i primi minuti sono abbastanza spiazzanti e difficili, ma non bisogna assolutamente arrendersi subito: il film prenderà una piega veramente incredibile ed entusiasmante.
In più, un altro tratto caratteristico del film è il continuo e sottile umorismo ed ironia, così come una satira colta e riflessiva.
Veramente ben realizzato anche il montaggio, che di certo in un film come questo non è di facile realizzazione.
"Zelig" è un film assolutamente inimitabile e sorprendente, una pellicola spassosa e a tratti sopra le righe (ma non guasta) che non va però letta solo in superficie: il film è veramente profondo e colto, e c'è tanto da scoprire!
Mi è proprio piaciuto! =)
P. S. Secondo me, dopo aver visto il film, la stessa apparentemente semplice locandina del film appre geniale!
grandissima analisi della natura umana, una presa in giro dell'uomo che ha bisogno di sentirsi accettato, di conformarsi alla massa, facendo propri i pensieri degli altri..tema sempre attuale, in un mondo dove pochi hanno ancora il coraggio di avere delle idee proprie. come al solito, le battute a sfondo sessuale sono quelle che fanno sganasciare dalle risate, ma è tutto il film che funziona, fa ridere e fa meditare...satira sociale di altissimo livello
Ebbene sì, arriva il momento di una Recenzione di "Zelig" il capolavoro di Woody Allen, vero esempio di come si può creare un personaggio assurdo e inserirlo nella storia umana come se niente fosse, facendolo passare per vero. La storia si svolge come se fosse un documentario ed è girata con grande professionalità come se l'autore del format fosse un grande giornalista. Si mettono assieme delle interviste di persone appartenenti al mondo della letteratura e della scienza, di personaggi veri o fittizi e si crea un mito come Marylin, CheGuevara, Lennon, etc. Davvero grandissimo, Woody.