La cosa peggiore di questo film è che ha delle pretese di film teatrale, mentre alla fine gli insensati intrecci non si rivelano adatti nè per il grande schermo nè per un palcoscenico. inoltre la recitazione è penosa!
Prima di lui c'era riuscito solo Gesù: parlare alle folle nella sua lingua, in ogni paese e parte del mondo, facendosi capire. In questo film il vezzo del plurilinguismo assume davvero connotati biblici e quasi miracolosi: Ugo e Camille, gli unici due personaggi bilingui "ufficiali" del film, si trovano a parlare con gli altri personaggi indistintamente francese o italiano (dal punto di vista dello spettatore) senza seguire una logica precisa interna allo sviluppo del film. O meglio, una logica ci sarebbe, e ogni buon ascoltatore la può rilevare: si parla tutti italiano quando Castellitto è presente, se Castellitto esce mettiamo da una stanza, gli altri riprendono a conversare in francese. Quindi Sonia parla in perfetto italiano, per poi riprendere con il suo compagno il francese.Perchè questo inspiegabile pasticcio? Solo per lasciare a Castellitto la sua bellissima voce italiana? Noto in questa strana scelta un elemento positivo e uno negativo: si è voluta iniziare la strada del film in lingua originale, sottotitolando il francese, ci si è però arenati su di un compromesso che interferisce davvero con alcuni elementi del film, per esempio col fatto che la commedia di Goldoni sia in italiano. Una fanciulla ( che dichiaratamente non sa l'italiano!) conversa con Castellitto in perfetto italiano, per poi incespicare con sua madre, con la quale parla ovviamente francese, sulla pronuncia di un'opera di Goldoni. Credo che sia stato fatto un errore simile a quello commesso in Monsoon Weddings, tutto tradotto in italiano, distruggendo il bilinguismo del film, parte essenziale della descrizione di quella comunità (ricchi parlanti inglese, poveri parlanti indiano). Quindi mi auguro che in futuro vengano prese decisionipiù coerenti!